La moglie ingegnere perseguita il marito imprenditore: «Hai un'amante». Finisce a processo per stalking

L'avvocato Simona Nasso difende l'imprenditore
MACERATA - Convinta che il marito avesse un’amante, lo perseguita: 40enne accusata di stalking. I fatti contestati risalgono a tre anni fa quando la donna, ingegnere,...

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MACERATA - Convinta che il marito avesse un’amante, lo perseguita: 40enne accusata di stalking. I fatti contestati risalgono a tre anni fa quando la donna, ingegnere, avrebbe iniziato a sospettare un tradimento da parte del coniuge. Il marito, imprenditore, si era dovuto allontanare da casa per assistere i propri familiari che avevano contratto il Covid-19, ma lei avrebbe avuto il sospetto che in realtà si trattasse di una scusa.

 


La vicenda


Per questo motivo una mattina alle 6 avrebbe raggiunto casa dei suoceri e citofonato per controllare se effettivamente il marito fosse lì. Il mese successivo lo avrebbe chiamato ripetutamente per chiedergli dove e con chi fosse, accusandolo di essere cambiato a causa di una relazione extraconiugale e chiedendogli più soldi di quanti lui versava già mensilmente. Un’altra minaccia sarebbe stata quella di lasciare il lavoro e di rivolgersi a un avvocato così lui avrebbe dovuto mantenere i figli minorenni.

Un giorno la 40enne si sarebbe presentata sul luogo di lavoro del marito urlando che lui aveva rovinato la famiglia per poi aggirarsi nell’immobile alla ricerca di una sua amante. Il giorno successivo sarebbe tornata nell’azienda del marito insieme ai figli, ma quando il coniuge le aveva detto che sarebbe stato con i minori la settimana successiva lei avrebbe reagito prendendolo a calci e pugni e urlandogli: «Io ti ammazzo. Io ti massacro. Ti devi vergognare di aver abbandonato i figli».

Qualche mese dopo, dopo che l’imprenditore aveva riportato i minori a casa al termine di una passeggiata, la donna avrebbe iniziato a urlare e a umiliare il marito. I fatti sarebbero avvenuti in un comune dell’entroterra maceratese. Ieri il procedimento a carico della 40enne è finito all’attenzione del giudice dell’udienza preliminare Claudio Bonifazi e del pubblico ministero Vincenzo Carusi. Il difensore dell’imputata, il legale Paolo Rossi, ha aderito allo sciopero degli avvocati e l’udienza è stata rinviata al 21 giugno. L’imprenditore è invece tutelato dall’avvocato Simona Nasso.

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Corriere Adriatico