Maxi sequestro di articoli con falso marchio "CE" o senza etichettatura, sei persone denunciate

Una parte degli oggetti sequestrati
MACERATA - Durissimo colpo inferto all’economia illegale dai finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche e della Tenenza di Porto Recanati, i quali hanno portato a segno...

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MACERATA - Durissimo colpo inferto all’economia illegale dai finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche e della Tenenza di Porto Recanati, i quali hanno portato a segno una serie di sequestri in materia di commercio di prodotti recanti marchi contraffatti o insicuri per la salute pubblica nonchè, più in generale, a contrasto dell’abusivismo commerciale.

L’operazione, denominata “Estate sicura”, in particolare, ha preso spunto da un controllo eseguito dai finanzieri della Tenenza di Porto Recanati su un venditore ambulante attivo lungo il litorale della città. Infatti, dall’esame della merce esposta in vendita, le Fiamme Gialle hanno potuto constatare come su alcune lenti di occhiali da sole fosse apposto il marchio China Export, con l’evidente intenzione di ingannare l’acquirente, facendogli credere di acquistare un prodotto garantito, per qualità e origine, dalla marcatura comunitaria di conformità “CE”.

Conseguentemente, i militari hanno proceduto al sequestro probatorio degli articoli irregolari, attivando, contestualmente, un'attività info-investigativa tesa ad individuare i fornitori dell’ambulante, in modo da risalire ai canali di approvvigionamento, ovvero all’intera filiera del falso.

Le indagini, sviluppate in collaborazione con la Compagnia di Civitanova Marche, hanno portato all’individuazione di altre cinque imprese operanti nella città costiera, attive nel commercio di abbigliamento e accessori. I conseguenti interventi hanno permesso di rinvenire e sequestrare complessivamente circa 19.000 articoli, tra occhiali da sole, orologi da polso digitali e vario materiale elettrico ed informatico, tutti recanti il marchio “CE” non veritiero.

I sei responsabili sono stati denunciati alla locale autorità giudiziaria per il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci, che prevede la reclusione fino a 2 anni e la multa fino a 20.000 euro.

«Nell’ambito dei suddetti controlli, dalla disamina di altri prodotti esposti per la vendita, i finanzieri hanno potuto constatare come numerosi articoli fossero sprovvisti di qualsivoglia etichettatura che potesse indicarne, in lingua italiana, i materiali impiegati, l’eventuale presenza di sostanze nocive per l’uomo o per l’ambiente e, dove esistenti, le limitazioni nella destinazione d’uso, informazioni minime, obbligatoriamente previste dal Decreto Legislativo 206/2005 (Codice del Consumo), per consentire al potenziale acquirente di avere indicazioni chiare e precise su ciò che compra, utili per poter valutare e scegliere in maniera consapevole».

Conseguentemente, «anche in considerazione della scarsa qualità delle materie prime utilizzate e comunque non espressamente tracciabili, non potendo escludere che i prodotti rinvenuti possano essere pericolosi e dannosi per la salute dei consumatori, la finanza ha proceduto al sequestro amministrativo di oltre 55.000 articoli irregolari, tra pelletterie, giocattoli, casalinghi, ulteriore materiale elettrico ed informatico. I responsabili degli esercizi commerciali sono stati quindi anche segnalati alla locale Camera di Commercio per l’adozione dei provvedimenti di competenza e rischiano una sanzione fino a oltre 25.000 euro».

Ulteriori accertamenti verranno esperiti per verificare eventuali profili di irregolarità anche da un punto di vista fiscale.

 

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Corriere Adriatico