Giovane preso a pugni e rapinato Agguato choc nell’area di servizio

Giovane preso a pugni e rapinato Agguato choc nell’area di servizio
MACERATA - Aggredito e rapinato per pochi soldi. Il colpo è stato messo a segno nel piazzale in cui si trovano il distributore di carburante della Ip e...

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MACERATA - Aggredito e rapinato per pochi soldi. Il colpo è stato messo a segno nel piazzale in cui si trovano il distributore di carburante della Ip e un’attività di ristorazione, in contrada Pieve. Il giovane con ogni probabilità era nella zona perché doveva fare rifornimento alla stazione di servizio. Appena sceso dall’auto due uomini si sono avvicinati e uno gli ha sferrato un pugno sul viso. «Ora dacci i soldi, sbrigati», hanno urlato i due malviventi. E la vittima ha tirato fuori dal portafoglio il denaro che aveva con sé: 50 euro. 


 

È stata un’azione fulminea, durata una manciata di secondi. Con ogni probabilità i malviventi si erano appostati nella zona e appena hanno visto una persona scendere dall’auto sono entrati in azione. L’orario scelto non è stato casuale, visto che alle 5 del mattino transitano pochissime auto e i malviventi hanno potuto agire con relativa tranquillità. La vittima non è stata in grado di chiarire se i rapinatori fossero italiani o stranieri. Uno choc grandissimo. E a parte il dolore per il pugno, il giovane a fatica è riuscito a riprendersi dalla paura. Si tratta di un trentatreenne che lavora in un bar-pasticceria di Macerata. La rapina di cui è stato vittima risale a lunedì scorso ma se n’è avuta notizia solamente ieri. 

Quando è finito nel mirino dei malviventi stava per recarsi al lavoro ed era quasi arrivato a destinazione. Superato lo choc, si è recato dai carabinieri e ha denunciato l’accaduto. Sono così scattate le indagini finalizzate a risalire ai responsabili della rapina. Come da prassi in questi casi, i militari dell’Arma sono alla ricerca di testimonianze utili all’attività investigativa (ma stando a quanto trapelato, nessuno avrebbe notato strani movimenti). Un altro passaggio fondamentale è la visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona. Bisognerà infatti vedere se l’occhio elettronico abbia immortalato il passaggio dei banditi. Gli accertamenti vengono condotti nel massimo riserbo e proseguono a trecentosessanta gradi. Si pensa a una coppia di professionisti del crimine, specializzati in rapine in strada. Tra l’altro non è la prima volta che la zona di contrada Pieve è teatro di atti delinquenziali. Sempre all’Ip, lo scorso aprile, ignoti si sono avvicinati alla pompa di carburante che ha accanto anche il self service. Con l’utilizzo di un frullino i malviventi hanno provato a forzare e scassinare la colonnina per il pagamento del carburante in modalità fai da te. Ma qualcosa è andato storto: è scattato l’allarme e subito sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Macerata, i banditi sono stati costretti a fuggire a mani vuote. 


In passato il distributore era finito anche nel mirino della banda della ruspa. Nella zona le forze dell’ordine hanno potenziato l’attività di controllo proprio per prevenire e reprimere i cosiddetti reati di natura predatoria, come i furti e le rapine.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico