Macerata, entra per chiedere una ricarica e porta via il denaro dalla cassa della Tabaccheria Le Mura: indagini lampo

Entra per chiedere una ricarica e porta via il denaro dalla cassa
MACERATA Entra per chiedere una ricarica telefonica, poi aspetta che il tabaccaio si giri e porta via un migliaio di euro dalla cassa. È durata poco, però, la fuga...

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MACERATA Entra per chiedere una ricarica telefonica, poi aspetta che il tabaccaio si giri e porta via un migliaio di euro dalla cassa. È durata poco, però, la fuga del malvivente che ieri mattina si è introdotto nella tabaccheria Le Mura, tra viale Diomede Pantaleoni e Borgo San Giuliano guidata da Stefano e Lorenzo Giustozzi. Grazie ai filmati delle telecamere del locale, infatti, è stato beccato poco dopo dalle forze dell’ordine.



«Erano circa le 11.30 - raccontano in tabaccheria - quando mio padre si trovava in tabaccheria. Un uomo ha atteso che uscissero gli altri clienti e poi ha chiesto una ricarica telefonica. Ha segnato un numero di telefono su un foglietto e quando mio padre si è voltato di spalle per effettuare la ricarica lui ha approfittato per sottrarre del denaro contante dalla cassa». Il tabaccaio, però, non si è accorto subito dell’ammanco. «Mio padre non è riuscito a fare la ricarica - prosegue - poiché il numero risultava errato. L’uomo ha detto di non essere sicuro del gestore telefonico e se n’è andato, annunciando di ritornare dopo essersi accertato del gestore. Poco dopo mio padre ha aperto il cassetto e si è accorto che mancavano tutte banconote da 50 euro, per un totale di circa mille euro».

I filmati

Così il tabaccaio ha chiamato suo figlio e insieme hanno visionato i filmati delle spycam. «Abbiamo rivisto le immagini e abbiamo capito quanto accaduto. Subito abbiamo chiamato le forze dell’ordine e i carabinieri sono riusciti a rintracciare il colpevole poco dopo. Si tratta di un italiano, una persona dei dintorni ma che non avevamo mai visto prima». Giustozzi racconta di non aver mai subito un furto del genere. «Nel 2015 dei ladri si sono introdotti per due volte di notte nella nostra attività, ma noi non eravamo presenti. Una cosa del genere invece non c’era mai capitata». Fondamentali, quindi, i filmati delle spycam che hanno permesso alle forze dell’ordine di risalire all’autore del colpo nella tabaccheria.

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Corriere Adriatico