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MACERATA – Dalla cubana assente dall’Italia da più di 10 anni al macedone che ha dimenticato di inserire nella richiesta di reddito di cittadinanza che lavora da 15 anni, poi c’è chi ha dichiarato di essere in Italia da 10 anni aggiungendone sei a quelli reali ma anche italiani che si sono scordati di comunicare che la convivente percepiva redditi. Sono stati 10 i furbetti denunciati, dallo Stato hanno avuto quasi 100.000 euro. A smascherarli sono stati i carabinieri.
L’attività ha consentito di denunciare alla competente autorità giudiziaria, quali indebiti percettori dell’indennità, 10 persone, di cui quattro italiani e sei stranieri, quantificando in quasi 100mila euro l’ammontare complessivo dei redditi fraudolentemente percepiti.
Nello specifico, i carabinieri di Cingoli e Castelraimondo hanno scoperto che, nel caso dei cittadini italiani, sono stati diversi gli escamotage utilizzati: era stata presentata documentazione Isee degli anni precedenti, o era stata volutamente omessa l’indicazione dei redditi percepiti dalla convivente o, ancora, erano stati omessi alcuni redditi percepiti dallo stesso beneficiario. Per quanto riguarda i cittadini stranieri, invece, si va da chi ha attestato falsamente il requisito dei 10 anni di permanenza in Italia (in realtà erano appena quattro anni) a chi ha dichiarato una residenza fittizia in un comune della provincia di Macerata quando in realtà era irreperibile sul territorio nazionale. In altri casi c’è stato chi ha omesso di indicare la convivenza con una persona che lavorava regolarmente percependo un reddito.
Corriere Adriatico