False residenze per non pagare il bollo e avere altri bonus: i carabinieri smascherano 12 furbetti

False residenze per non pagare il bollo e avere altri bonus: i carabinieri smascherano 12 furbetti
MACERATA  - Indicavano una residenza farlocca per pagare meno tasse sul bollo auto e avere assicurazioni più vantaggiose e, in caso di sanzioni per il mancato...

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MACERATA  - Indicavano una residenza farlocca per pagare meno tasse sul bollo auto e avere assicurazioni più vantaggiose e, in caso di sanzioni per il mancato pagamento del bollo, rendersi di fatto irreperibili. Dodici persone denunciate dai carabinieri: sono maceratesi, perugini e campani. 

 


L’indagine che ha portato all’identificazione delle persone coinvolte nel reato era scattata in Umbria e giovedì scorso i militari della stazione di Castel del Piano (una frazione di Perugia) hanno denunciato a piede libero i 12 (residenti nel capoluogo umbro, nel Maceratese e in Campania) per l’ipotesi reato di falsa attestazione o dichiarazioni a pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri. Tutto era partito da una denuncia presentata da un dirigente del Pubblico registro automobilistico (Pra) di Perugia che aveva notato situazioni sospette e aveva deciso di interessare i militari per fare luce su alcune dichiarazioni ambigue.

Così i carabinieri, grazie alla conoscenza del territorio e ad un’ottima sinergia con le altre stazioni territorialmente competenti dell’Arma dei carabinieri, sono riusciti a raccogliere gravi e concordanti indizi di colpevolezza a carico delle 12 persone che, nell’autocertificazione necessaria per il trasferimento di proprietà di veicoli acquistati, avevano comunicato una residenza diversa rispetto a quella reale. In base a quanto ricostruito, la mendace dichiarazione avrebbe permesso ai 12 che avevano scelto una provincia o una regione più “vantaggiosa”, di pagare meno tasse sul bollo auto (il cui importo è diverso da regione a regione), ma soprattutto di usufruire di prezzi migliori sulla polizza Rc Auto. Non solo.

Registrando una residenza non veritiera, avrebbero potuto facilmente eludere, rendendosi irreperibili, gli accertamenti previsti per legge a seguito del mancato pagamento del bollo auto. Pagamento che decorsi i tre anni (escluso quello in corso), senza possibilità di notificare solleciti, avvisi di accertamento o cartelle esattoriali, si estinguerebbe automaticamente. Tutto questo, naturalmente, se l’escamotage non fosse stato scoperto. L’attenzione del dirigente del Pra e gli accertamenti eseguiti dai carabinieri di Castel del Piano in sinergia con i colleghi delle altre Stazioni territorialmente competenti hanno invece portato alla luce l’illecito espediente.

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Corriere Adriatico