Macerata, ragazza chiede l'elemosina al mercato poi si dà allo shopping

Macerata, ragazza chiede l'elemosina al mercato poi si dà allo shopping
MACERATA - “Questa mattina ho visto tra le bancarelle del mercato una ragazza, credo indiana, molto giovane, carina, vestita alla moda, in ginocchio con un cartello appeso al...

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MACERATA - “Questa mattina ho visto tra le bancarelle del mercato una ragazza, credo indiana, molto giovane, carina, vestita alla moda, in ginocchio con un cartello appeso al collo: Per amor di Dio, aiutatemi, ecc ecc”. Inizia così il racconto del maceratese P.P., che ha reso nota la storia anche attraverso Facebook. "Francamente il suo abbigliamento mi ha lasciato un po’ perplesso per quello che stava facendo, ma non ci ho fatto caso più di tanto. In centro, stessa scena, altra ragazza carina, vestita sempre in un certo modo, nazionalità straniera, cartello al collo che chiedeva l’elemosina. Al ritorno, passando sempre in piazza Mazzini, ho rivisto la prima ragazza molto più sollevata di prima, non solo perché in piedi e non più in ginocchio, ma stava acquistando da un ambulante, un orologio bianco con gli strass come la sua candida camicia, coperte, biancheria, insomma, come dicono a Milano, stava facendo shopping... Pausa di riflessione: posso anche capire che in questo brutto momento, molte persone arrivino a chiedere l’elemosina, può persino esserci dignità in questo se significa non andare a rubare, ma approfittarsi della carità delle persone, utilizzando come espedienti il nome di un dio magari non suo, della buona fede di qualche anziano di passaggio (le avrei dato qualcosa io stesso ma non avevo moneta con me), credo sia una delle tante cose che dovrebbero farci riflettere su quello che è diventata la nostra società e su come si sta trasformando sempre di più la nostra città”.


P.P. si sfoga: “Mi viene di arrabbiarmi con i maceratesi, non tutti chiaramente, solo quella parte che per proprio egoismo, per i propri interessi, si cela dietro al buonismo, perbenismo, riempiendoci di delinquenti, truffatori e spacciatori”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico