I gestori dei centri commerciali: «Con la zona gialla consentiteci di aprire anche nei weekend»

Il centro commerciale Valdichienti di Macerata
MACERATA - Le Marche verso la zona gialla dal 26 aprile. Ma, salvo sorprese, anche con il cambio di colore i centri commerciali dovranno restare chiusi il sabato e la domenica....

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MACERATA - Le Marche verso la zona gialla dal 26 aprile. Ma, salvo sorprese, anche con il cambio di colore i centri commerciali dovranno restare chiusi il sabato e la domenica. «Sono i giorni che contano di più per noi, che incidono sul fatturato più di tutti gli altri – si sfogano i responsabili dei megastore maceratesi –. Non possiamo andare avanti così».

 

 

La speranza degli addetti ai lavori è che, tra le riaperture di cui si sta parlando negli ultimi giorni,  si dia la possibilità di riaprire i punti di vendita presenti nei centri e nei parchi commerciali nei weekend, dopo mesi di chiusura forzata. Ma la possibilità almeno al momento sembra essere remota. 

«Attualmente la situazione è insostenibile – ha spiegato Marco Massucci, responsabile del centro commerciale La Rancia di Tolentino -. I fine settimana per noi sono i giorni che contano veramente. In zona arancione stiamo lavorando senza i clienti che arrivano da fuori Comune: davvero una grande perdita sul fronte degli incassi. Tiriamo avanti ma è comunque tutto sottodimensionato rispetto alla normalità. Siamo nell’ordine di trenta, trentacinque per cento in meno di affluenza rispetto agli anni precedenti». 

«Per noi il grosso del lavoro era il venerdì, il sabato e la domenica, giorni in cui la gente magari non lavora e viene al centro commerciale. E ci è rimasto soltanto il venerdì», conclude Massucci. Con la zona gialla arriveranno anche clienti dagli altri Comuni, ma la chiusure nei fine settimana sarebbe comunque molto pesante. A tal proposito, di recente ha deciso di impugnare la decisione di far chiudere i parchi commerciali nel weekend Alfio Caccamo, patron del Corridomnia Shopping Park. L’udienza davanti al tribunale amministrativo di Roma si terrà il 28 aprile. 

«Ci auguriamo che i Tar ci dia ragione e cancelli questa assurdità – dice Caccamo –. Farci stare chiusi il sabato e la domenica per noi è non vivere». E poi le attuali difficoltà con la zona arancione. «Noi non lavoriamo soltanto con i cittadini di Corridonia, ma il nostro bacino di clientela è decisamente più ampio. È un problema gigante. Per quanto riguarda lo stop nei fine settimana, mi sono ritrovato da solo a portare avanti questa battaglia. Speriamo di essere alla fine, ma per noi non è stato previsto assolutamente nulla in riferimento a ristori e altro. È non è più possibile lavorare così».

Vanno avanti a fatica anche i punti vendita presenti all’interno del centro commerciale Valdichienti, a Piediripa di Macerata. «Ci auguriamo che la situazione possa migliorare il prima possibile – afferma il direttore Gianluca Tittarelli –. Il sabato e la domenica sono giorni importanti per il fatturato dei centri commerciali. In questo modo si va avanti a fatica. Restiamo a vedere, la situazione è questa e altro non possiamo fare». Dopo la decisione di far chiudere i centri commerciali nei fine settimana tanti, tra gli addetti ai lavori si erano lamentati, sostenendo che quelle giornate erano le sole in cui era possibile lavorare di più rispetto agli altri giorni della settimana e sostenendo che i centri commerciali erano posti sicuri, dove venivano rispettate tutte le norme anti-contagio, al pari dei negozi in centro, anche in virtù degli ampi spazi di cui dispongono per garantire il distanziamento sociale. 



Anche in “giallo”, nelle giornate festive e prefestive, gli esercizi commerciali presenti all’interno dei parchi e dei centri commerciali sono chiusi, ad eccezione dei supermercati, delle farmacie, delle parafarmacie, dei tabacchi, delle edicole e in generale di chi vende beni di prima necessità. E al riguardo al momento non sono previste novità. 
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Corriere Adriatico