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MACERATA Allarme rosso per il Bramante-Pannaggi. L’istituto di istruzione superiore, che non raggiunge più il requisito minimo dei 600 studenti per tenersi in vita, potrebbe infatti venire inglobato o addirittura smembrato se entro il 31 ottobre non si riuscirà a sovvertire il piano emerso a sorpresa dalla riunione tenutasi martedì in Provincia.
Un piano, avanzato dall’Ipsia Corridoni (con delibera del consiglio d’istituto dello scorso 13 settembre) e rinforzato dalla presa di posizione della giunta Giampaoli (con delibera del 10 ottobre), che prevede che l’istituto corridoniano inglobi in toto il Bramante-Pannaggi o in alternativa che assorba almeno il solo Pannaggi, con il Bramante che finirebbe per essere dirottato sotto l’egida dell’agraria Garibaldi.
Una scelta logica, visto che da 11 anni le due scuole sono in reggenza condivisa e che molti corsi e docenti sono già oggi gli stessi. «Di contro, l’eventuale creazione del polo professionale Corridoni, con sede a Corridonia, priverebbe la città di Macerata di una scuola storica, specifica ed unica, profondamente radicata nel contesto cittadino e rispondente alle necessità del territorio – afferma la collaboratrice della presidenza del Bramante-Pannaggi, Gabriella Picucci – il Pannaggi andrebbe a sparire diventando una sede distaccata e nulla più».
Se in questo contesto l’amministrazione di Corridonia ha giocato un ruolo più che attivo, rafforzato dal fatto che, caso unico in provincia, il Comune è proprietario dell’immobile di via Sant’Anna che ospita l’Ipsia. Silenzio totale arriva invece dalla politica maceratese e la cosa stride ancor di più pensando che la guida della Provincia è nelle mani del sindaco Sandro Parcaroli. Per questo i consigli d’istituto dei due istituti maceratesi hanno scritto ieri ai consiglieri di maggioranza per metterli a conoscenza della situazione.
«Si prospettano dei cambiamenti che andrebbero ad impattare sulla gestione didattica dei corsi e dei progetti, nonché sull’organizzazione dell’intero percorso formativo che ne risulterebbe stravolto – afferma l’altra collaboratrice della presidenza, Natalia Biangini – la proposta dell’Ipsia Corridoni andrebbe a compromettere il momento di particolare crescita che il Bramante-Pannaggi sta vivendo nel numero delle iscrizioni, strettamente legate all’attuale proposta formativa».
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