Corridonia, brillo al bar aggredisce una coppia e i carabinieri, arrestato

Corridonia, brillo al bar aggredisce una coppia e i carabinieri, arrestato
CORRIDONIA - Ubriaco, scatena il caos in un bar. Prima aggredisce una dipendente e il suo fidanzato, poi se la prende con i carabinieri. Alla fine sul posto intervengono...

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CORRIDONIA - Ubriaco, scatena il caos in un bar. Prima aggredisce una dipendente e il suo fidanzato, poi se la prende con i carabinieri. Alla fine sul posto intervengono un’altra pattuglia di supporto, un’automedica e un’ambulanza. Il giovane finisce in caserma, poi in ospedale e alla fine a casa agli arresti domiciliari. Ieri mattina è stato accompagnato in tribunale per essere processato con giudizio direttissimo. 

 
Tutto è iniziato poco dopo le 22 di lunedì sera. Era ubriaco Luca Urbani quando è entrato nel bar It’s fantasy di San Claudio, lì il corridoniano di 27 anni ha iniziato a discutere con una dipendente del locale, ma pochi minuti prima che la controversia degenerasse qualcuno aveva chiamato il 112. Alle 22.15 il centralino ha allertato una pattuglia della stazione di Appignano che aveva preso servizio da un quarto d’ora e i militari si sono diretti immediatamente sul posto. Lì hanno trovato il 27enne visibilmente ubriaco, aveva appena aggredito la dipendente e il suo fidanzato, e quando ha visto i militari ha iniziato a urlare: «Non mi mettete le mani addosso, io chiamo il mio avvocato».


Il giovane si è poi buttato a terra più volte e quando i militari si sono avvicinati ha colpito anche loro: uno con un pugno sulla fronte e l’altro con una tallonata sotto la cinta. Ne è quindi nata una colluttazione e alla fine i militari sono riusciti ad ammanettarlo. Sul posto è intervenuta in supporto anche una pattuglia del Nucleo operativo radiomobile. Il giovane ha continuato a urlare anche dopo tanto che sul posto sono intervenute anche un’automedica, un’ambulanza seguita da una pattuglia della polizia e l’autoradio dei carabinieri. Ieri mattina è stato portato in tribunale. Difeso dall’avvocato Paolo Cecchetti, sostituito in aula dal collega Vanni Vecchioli, Urbani si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il pm Francesca D’Arienzo ha chiesto per lui la misura degli arresti domiciliari e in subordine l’obbligo di firma, il giudice Enrico Pannaggi ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma tutti i giorni ai carabinieri di Corridonia. L’udienza è stata rinviata al 19 settembre. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico