MACERATA - Domenico Guzzini è il nuovo presidente di Confindustria Macerata. L’elezione è avvenuta ieri nel corso dell’assemblea generale,...
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La sua sarà una corsa (ritmo amato da chi fa impresa) su una pista a otto corsie: tanti sono stati infatti i temi su cui si è soffermato dopo la proclamazione. Primo fra tutti la centralità della ricostruzione post sisma; con essa la necessità di una transizione verso un modello di economia circolare, la digitalizzazione delle imprese, la ricerca di nuove forme di credito, l’internazionalizzazione, vista la vocazione all’export del tessuto produttivo maceratese, una maggiore aggregazione associativa, contro la gracilità strutturale del sistema, l’individuazione di strategie di rilancio del settore calzaturiero e il potenziamento delle infrastrutture, da perseguire attraverso un più stretto rapporto con le pubbliche amministrazioni. All’interno della grande cornice, Guzzini ha indicato alcune parole chiave che connoteranno il suo mandato. In primo luogo la “contaminazione”, intesa come un ampliamento «dello sguardo a nuovi universi e importare/adattare le migliori prassi per promuovere l’innovazione di tutti»; la condivisione per «mettere in comune asset umani e professionali per accrescere la competitività»; fare sistema con gli altri «sulla base di obiettivi condivisi per rafforzarsi e ottimizzare le risorse» e infine inclusione per «sostenere la crescita di tutti sulla base delle idee indipendentemente da dimensione e fatturato».
Questi i vicepresidenti eletti: Michele Paoloni – Manifattura Paoloni (delega all’internazionalizzazione); Sandro Parcaroli – Med Computer Srl (digitalizzazione); Fausto Pigini – Pigini Srl (ricerca e sviluppo); Carlo Resparambia – Progeco Costruzioni Generali (ricostruzione). Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico