Un giovane pizzaiolo ferito a coltellate: quattro anni e otto mesi all’aggressore per il tentato omicidio

Un'aula del tribunale
MACERATA - Accoltellò un giovane pizzaiolo nella notte dell’Immacolata del 2017. Albanese condannato a quattro anni e otto mesi per tentato omicidio....

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MACERATA - Accoltellò un giovane pizzaiolo nella notte dell’Immacolata del 2017. Albanese condannato a quattro anni e otto mesi per tentato omicidio. L’avvocato: «Lette le motivazioni faremo appello». Si è chiuso ieri il processo a carico di Klodian Falli, imbianchino di origine albanese di 32 anni. L’aggressione era avvenuta nella notte tra il 7 e l’8 dicembre di quattro anni fa lungo via Diomede Pantaleoni, dopo una serata trascorsa in un locale. 

 

 


Quella sera un pizzaiolo maceratese di qualche anno più grande del suo aggressore era stato con degli amici in centro poi si era diretto verso borgo San Giuliano per proseguire la serata in un altro locale. Alle prime ore del mattino dell’8 dicembre il pizzaiolo e l’albanese si erano trovati in via Pantaleoni, vicino allo Sferisterio, tra i due era scoppiata una discussione al culmine della quale Falli aveva estratto un’arma – un coltello per gli inquirenti – e aveva colpito il pizzaiolo prima ad un fianco provocandogli una profonda ferita all’emitorace sinistro e poi all’avambraccio. Trasportato al pronto soccorso il pizzaiolo fu operato d’urgenza. Dove era avvenuta l’aggressione c’erano ancora i segni della violenza, in particolare su una Smart di colore bianco parcheggiata sul marciapiede sulla quale erano rimaste copiose macchie di sangue. Nella tarda serata del giorno successivo l’aggressore si presentò in caserma per riferire la propria versione dei fatti: disse di aver litigato con il pizzaiolo e di averlo colpito con un oggetto trovato sul muretto che costeggia la via, ma senza la volontà di ucciderlo. In aula ieri il difensore, l’avvocato Claudio Cegna, ha evidenziato che l’imputato aveva agito per legittima difesa, quella sera la vittima avrebbe aggredito una ragazza che era con Falli e lui sarebbe intervenuto per difenderla. Per questo al termine dell’arringa aveva chiesto l’assoluzione per legittima difesa o in subordine il riconoscimento dell’eccesso colposo di legittima difesa. Il pm Rosanna Buccini aveva invece chiesto la condanna a cinque anni e un mese di reclusione. I giudici in composizione collegiale hanno condannato l’imputato a quattro anni e otto mesi, lo hanno invece assolto dall’accusa di porto d’arma. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico