MACERATA - Aveva manifestato il desiderio di vedere la figlioletta, Innocente Oseghale, in carcere per vilipendio, distruzione e occultamento del cadavere della 18enne romana...
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Lo scorso giugno lo stesso tribunale aveva emesso un provvedimento con il quale lo autorizzava a far visita alla piccola di quasi un anno ospite in una comunità in provincia di Fermo insieme alla madre, attualmente ricoverata in ospedale e incinta al settimo mese. Un’autorizzazione che però è stata revocata. Oseghale ieri ha avuto un colloquio in carcere con l’avvocato Umberto Gramenzi, che affianca Simone Matraxia nella sua difesa ed ha chiesto di avere la possibilità di andare a trovare la compagna in ospedale. Ha anche ribadito la sua versione sulla morte della povera Pamela prima che il suo corpo venisse straziato e smembrato: «Pamela è morta per un’overdose», e al legale avrebbe anche mimato i tentativi fatti per cercare di strapparla alla morte. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico