Ast di Macerata, l'assessore regionale Saltamartini sul caso Corsi: «Abbiamo rispettato leggi e sentenze»

Saltamartini e Corsi
MACERATA - Caso Corsi, l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini difende la dottoressa e ribadisce la linea della Regione sul massimo «rispetto...

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MACERATA - Caso Corsi, l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini difende la dottoressa e ribadisce la linea della Regione sul massimo «rispetto della legge e delle sentenze». L’assessore parte da lontano. «Daniela Corsi, che era primario del reparto di rianimazione dell’ospedale di Civitanova e direttore del dipartimento di emergenza della allora Area Vasta 3, nel 2020 è stata colei che si è impegnata in prima persona nella lotta al covid assumendo la direzione della Terapia intensiva del Covid Hospital realizzato per far fronte all’emergenza. Per la grande professionalità dimostrata la Giunta Regionale nel dicembre del 2020 ha ritenuto che fosse la persona giusta per dirigere l’Av3, che da mesi era priva di una guida in quanto il precedente direttore, Alessandro Maccioni, aveva scelto di accettare un incarico fuori regione». 

 


Saltamartini ripercorre le cose fatte in questi anni a guida Corsi: potenziamento dell’ospedale di Camerino con prestazioni e posti letto di day hospital per la Cardiologia, riattivazione di Ortopedia e Traumatologia, avviamento della Dialisi; lavori strutturali per adeguamento alla normativa covid nelle rianimazioni e pronti soccorso, internalizzazione della Rsa di Recanati e trasferimento di quella di Montecassiano, copertura di primariati vacanti, accordo Iom per l’assistenza oncologica-infermieristica domiciliare.

«Mi permetto di ricordare che Corsi, inizialmente esclusa dall’elenco degli idonei a ricoprire il ruolo di direttore generale di azienda sanitaria del Ministero della Salute - spiega l’assessore -, era stata reinserita con una sentenza di primo grado del giudice del lavoro. Ci siamo dunque limitati a rispettare la legge per quanto concerne una persona che ha dedicato con abnegazione tutti i suoi sforzi al territorio della provincia di Macerata». 

 

Il colloquio di fronte la commissione


Corsi ha sostenuto un colloquio di fronte ad una commissione qualificata «e ha dimostrato di avere le competenze e le conoscenze per ricoprire il ruolo di Direttore Generale. Non ci sono mai stati conflitti per la sua nomina, né in Giunta né tra i partiti che formano la maggioranza - sottolinea Saltamartini -. In seconda analisi aver dichiarato che nel nostro sistema di garanzia i processi durano 10 anni non significa aver criticato né i giudici e neppure le sentenze che hanno riguardato la dottoressa Corsi. Ora, con lo stesso rispetto che abbiamo per la legge, accettiamo la decisione della terza sezione Lavoro del Tribunale di Roma che ha revocato, e ribadisco revocato, l’ordinanza che disponeva l’ammissione con riserva. Esiste un diritto del lavoro, e a quello ci siamo attenuti, esiste il giudizio di una commissione che ha selezionato 30 idonei su oltre 90 partecipanti a far parte dell’elenco dei potenziali Direttori Generali delle Ast, esiste la stima per una persona che ha lottato contro il Covid quando era ancora un nemico sconosciuto contro il quale non esistevano armi. In una parte della mia vita ho insegnato diritto: il numero di ricorsi, appelli e altri giudizi sono la ricchezza del sistema giurisdizionale italiano. Non si fa mai giustizia sommaria. La durata dei giudizi però può mettere a repentaglio la certezza del diritto e quindi la stabilità dei rapporti giuridici». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico