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L’ultimo atto è arrivato ieri quando la giunta comunale ha approvato la delibera relativa al progetto esecutivo proposto da Cassa Depositi e Prestiti, per un valore di un milione di euro, per la realizzazione delle opere di riqualificazione e recupero dell’area delle ex Casermette che facevano parte del progetto iniziale di sistemazione dell’intera zona. «Obiettivo dell’amministrazione comunale è la riqualificazione urbana dell’area delle ex Casermette non solo sotto il profilo scolastico ma implementando la fruibilità collettiva dell’intera zona tramite la realizzazione di aree verdi, parco giochi e, appunto, una piazza – ha affermato dando l’annuncio di questo nuovo intervento il sindaco Sandro Parcaroli -.
Progetto esecutivo approvato
«Con l’approvazione del progetto esecutivo proposto da Cassa Depositi e Prestiti andiamo a completare, con grande soddisfazione, le opere di urbanizzazione dell’area delle Casermette – ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Marchiori-. All’atto del nostro insediamento la situazione complessiva del polo scolastico presentava numerose criticità che via via abbiamo risolto: è stata realizzata l’area parcheggio all’ingresso della Dante Alighieri, è stata recintata l’area non edificata mettendola in sicurezza ed è stato demolito l’ultimo fabbricato. Ora verrà realizzato il tanto atteso parco pubblico che accompagnerà tutta l’area sino alle nuove piscine in cui studenti e famiglie potranno trascorrere momenti di relax». Nell’area delle Casermette è già attivo da mesi il cantiere della nuova piscina comunale. I progressi del cantiere piscina si notano a vista d’occhio, con la parte esterna che ha assunto quello che sarà poi anche lo skyline definitivo. E’ stata fatta la fondazione sul secondo fabbricato che è quello destinato ad ospitare gli spogliatoi, la palestra ed i locali tecnici. Questo corpo dell’edificio verrà annesso all’altro fabbricato che è la vera e propria piscina che è stato edificato con solaio e tetto. L’obiettivo è quello di completare il polo natatorio entro fine anno, cui seguirà poi il tempo necessario per impianti e collaudi vari. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico