Sos personale a Macerata, la proposta del calzaturificio Eli Factory: «Un bonus di 600 euro per i neo assunti»

Sos personale, la proposta di Eli Factory: «Un bonus di 600 euro per i neo assunti»
MACERATA - Le aziende del distretto fermano-maceratese cominciano ad alzare la posta per cercare di attirare personale o non lasciarselo sfuggire. Era stato il tomaificio...

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MACERATA - Le aziende del distretto fermano-maceratese cominciano ad alzare la posta per cercare di attirare personale o non lasciarselo sfuggire. Era stato il tomaificio Rosy di Petritoli a rivelare di aver aumentato le buste paga alle orlatrici sotto contratto per cercare di blindarle dalle sirene delle griffe. Ora è Eli Factory a lanciare la proposta: un bonus una tantum di benvenuto in azienda di 600 euro ai neo assunti

 

«Stiamo cercando almeno 3 operai specializzati, di cui un magazziniere e due da inserire in produzione. I candidati che si presentano sosterranno il classico colloquio di lavoro. La nostra offerta è un contratto di sei mesi con retribuzione e livello come da Ccnl Calzature e un bonus da 600 euro alla firma del contratto» spiega Andrea Croceri, ceo di Eli Factory, azienda con sede a Montegranaro, società controllata da Eli Srl di Civitanova Marche creata nel 2016 da Maurizio Croceri, Ceo di Eli Srl, e Marco Marchi, presidente della Liu Jo spa e della holding Eccellenze Italiane. Eli Factory Srl produce calzature per il brand Enterprise Japan e per altri brand del lusso.

L’azienda è stata avviata verso la fine del 2022 con 24 dipendenti e una produzione di 250 paia al giorno. Oggi conta 56 tra dipendenti e impiegati, 2 dirigenti e 6 collaboratori autonomi. Ed è arrivata a produrre 520 paia al giorno per un totale di circa 110.000 paia l’anno, tutte prodotte internamente. «Abbiamo bisogno di rendere più efficiente il reparto produttivo che viaggia al limite delle sue possibilità. Ed è per questo che sto cercando personale. La ricerca non è semplice perché sono mestieri che, col passare del tempo, sono stati dimenticati e ora vengono sottovalutati così come tutti gli altri lavori manuali» afferma Andrea Croceri. Negli ultimi 6 mesi, Eli Factory ha inserito nel proprio organico 35 nuove risorse, creando opportunità di impiego per il territorio, con un rapido sviluppo verticale nel distretto calzaturiero marchigiano. Una crescita che sta proseguendo in sinergia con Eli Srl che conta nel proprio organico 70 persone e sviluppa oggi un volume d’affari di oltre 90 milioni di euro.

Ora lo sviluppo di tutte le aziende calzaturiere delle Marche, e non solo, ha un limite: il personale. Quindi la possibilità di sviluppare il fatturato dipende dalla capacità di reclutare nuova forza lavoro. Che per diverse aziende, quelle che hanno un andamento ottimo, è il problema principale. In sintesi non è un problema vendere ma produrre. Una difficoltà che è cresciuta con l’arrivo delle griffe nel distretto Fermano-Maceratese. Griffe capaci di offrire condizioni di lavoro più vantaggiose, attirando personale già occupato e non. E in alcune figure che già scarseggiavano, quella dell’orlatrice ne è il simbolo, si è alzato l’allarme. 



Si corre ai ripari con la formazione (ma è una medicina a rilascio graduale) e in attesa e con la speranza di poter dialogare con i gruppi del lusso, le imprese cercano soluzioni immediate. Quelle di offrire bonus, incentivi, adeguare la busta paga ne sono alcune che le imprese cominciano a perseguire. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico