Anziani adescati in strada e derubati, smascherata la banda degli abbracci

Anziani adescati in strada e derubati, smascherata la banda degli abbracci
MACERATA Scacco alla banda dei furti con l’abbraccio: due donne e due uomini di origini rom sono stati denunciati dai carabinieri. Nel mirino erano finiti due anziani (i...

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MACERATA Scacco alla banda dei furti con l’abbraccio: due donne e due uomini di origini rom sono stati denunciati dai carabinieri. Nel mirino erano finiti due anziani (i fatti risalgono allo scorso 20 ottobre). L’abbraccio di una giovane donna in un’occasione ha permesso di mettere a segno il raid mentre nell’altro caso la vittima, dimostrando prontezza di riflessi, è riuscita a sventare il colpo. 

 

Andiamo con ordine. A Petriolo una 84enne del posto era a passeggio vicino casa. È stata avvicinata da una giovane che si trovava in compagnia di un uomo. Con il pretesto di accarezzare il cane che la signora aveva con sé, la sconosciuta si è avvicinata e dopo aver riempito di complimenti l’animale, ha abbracciato l’ignara vittima. Il gioco è fatto: l’anziana, sorpresa da tanta invadenza e sebbene abbia allontanato subito la sconosciuta, poco dopo essere rientrata a casa si è accorta che la catenina d’oro che portava al collo, di grande valore affettivo, era sparita.

La vittima del secondo episodio, invece, è un 60enne, anche lui di Petriolo, che si trovava a Mogliano. Stava accompagnando l’anziana madre all’ufficio postale. In questo caso l’uomo è stato avvicinato da due donne (una era la stessa del primo episodio), che hanno tentato un approccio più “focoso”: quando una delle due lo ha abbracciato, è stata subito allontanata con veemenza tanto che sebbene fosse riuscita a slacciargli la catenina in oro che portava al collo, non era riuscita a prenderla perché era scivolata tra gli indumenti.

Poco meno di venti giorni dopo i carabinieri hanno individuato i responsabili di entrambi gli episodi. Si tratta di quattro giovani, di età compresa tra i 25 ed i 30 anni, di etnia rom, già noti alle forze dell’ordine per precedenti in materia di furti. I militari della stazione di Mogliano, grazie alla descrizione effettuata dalle due vittime, incrociando i vari dati acquisiti attraverso la scrupolosa visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, hanno ripercorso i movimenti delle donne e dell’auto sulla quale viaggiavano, con a bordo gli altri due complici, immortalando i loro volti, ai quali è stata poi data un’identità certa. 



In attesa di vagliare le responsabilità del gruppetto criminale per altri casi simili avvenuti in quest’ultimo periodo nei centri vicini, i quattro giovani sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per furto con destrezza. Inoltre il proprietario dell’auto utilizzata dal gruppo, un 55enne di origine romena, è finito nei guai per favoreggiamento. I carabinieri raccomandano ai cittadini «di prestare sempre attenzione a quei soggetti sconosciuti che cercano il contatto fisico, soprattutto se si portano addosso oggetti di valore o il portafoglio». Tra l’altro è proprio di questi giorni la campagna di prevenzione delle truffe e dei furti, rivolta a quelle fasce di cittadini socialmente più deboli, che i comandanti delle stazioni dell’Arma, nel più ampio progetto promosso dal comando provinciale di Macerata, stanno portando avanti con incontri nelle parrocchie e nei luoghi di aggregazione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico