Arena Sferisterio, sale la tensione tra il Comune e la Provincia sui nuovi incarichi

Lo Sferisterio durante una rappresentazione della stagione lirica
MACERATA - Non siamo nemmeno più alle fumate, all’associazione Sferisterio devono aver cementato il camino al punto che non filtra nemmeno uno spiffero, nulla, ancor...

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MACERATA - Non siamo nemmeno più alle fumate, all’associazione Sferisterio devono aver cementato il camino al punto che non filtra nemmeno uno spiffero, nulla, ancor meno una fumata nera o bianca. Eppure all’associazione Sferisterio l’altro giorno si è riunito il Consiglio di amministrazione che avrebbe dovuto produrre un qualunque tipo di risultato in vista della programmazione della stagione lirica 2022. Eppure tanto silenzio e un nulla di fatto, in particolare quando si è toccato l’argomento del rinnovo degli incarichi di vertice, dal sovrintendente Luciano Messi alla direttrice artistica Barbara Minghetti passando per il direttore musicale Lanzillotta. 

 

 

E’ accaduto anche l’inverosimile, vale a dire che la prima mossa l’ha fatta il presidente della Provincia Antonio Pettinari che è arrivato agli ultimi giorni di mandato da presidente della Provincia e siede in una Associazione senza avere voce (per rimanere alla lirica, oggetto della stagione) in capitolo economico visto che le attività culturali non rientrano da anni nelle competenze dell’Ente. 

Pettinari ha aperto i giochi sostenendo la tesi della necessità del rinnovo dei vertici dell’associazione Sferisterio scatenando la bagarre. “Bagarre” per modo di dire, ma diversi consiglieri gli hanno risposto sottolineando l’esigenza di un’azione opposta, tutti a casa. Dal prolungamento del contratto per tutti propugnato dal presidente della Provincia Antonio Pettinari all’azzeramento suggerito da diversi consiglieri di amministrazione, nel particolare quasi tutti quelli di nomina comunale. Dagli incarichi triennali al cambio della guardia si è inserito il primo cittadino di Macerata Sandro Parcaroli che ha sottolineato la necessità di avere almeno un elemento di continuità per il prossimo anno ed infine produrre un progetto complessivo di cambiamento che tocchi non solo i vertici ma anche la forma giuridica dell’associazione, magari trasformandola in fondazione. 

Posizioni distanti e dunque nulla di fatto in attesa di dedicare al tema dei vertici dell’associazione una seduta specifica per definire le varie posizioni e partire con l’organizzazione della stagione 2022 e la sua promozione sui mercati internazionali, cosa che sarebbe già necessaria. A parte la posizione del presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, qualche perplessità la suscita l’apparente contrasto tra le posizioni del sindaco Sandro Parcaroli e quelle opposte dei “suoi” consiglieri di amministrazione, peraltro nominati di recente. Il primo cittadino non fa mistero di volere un rinnovo provvisorio almeno per il sovrintendente Luciano Messi ed un incarico settoriale per Barbara Minghetti, i consiglieri di amministrazione vogliono invece cambiare subito i vertici amministrativi e artistici dell’associazione Sferisterio per dare chiaro il segno del cambiamento. 

Finora, invece, il primo cittadino Sandro Parcaroli ha preferito un’azione più morbida di vigile affiancamento, spesso confermando inizialmente le posizioni apicali nei vari organismi anche se frutto di nomine delle precedenti amministrazioni. Allo Sferisterio però l’attenzione, e i contrasti sembrano maggiori rispetto alle altre situazioni finora affrontate, dagli incarichi dirigenziali del Comune fino all’Apm: difficile credere che i consiglieri tengano il punto fino alla fine, insomma è possibile si arrivi ad una mediazione, un pareggio tra chi voleva la conferma di tutti per un anno e chi l’esautoramento di tutte le figure apicali. Possibile che resti solo il sovrintendente e si scelgano successivamente le altre figure.

Il problema è che comunque le decisioni vanno prese in fretta visto che appunto ci si deve muovere per la stagione 2022 e si è in presenza di una struttura che finora non ha brillato sul fronte della promozione e della comunicazione. Vero è che ci sono stati anni pesanti legati all’ondata pandemica, ma è vero anche che da anni il teatro non apre le porte ai tour operator legati alla lirica, non ci sono insomma i grandi club che girano l’Europa per ascoltare musica lirica e grandi voci. Come dice il sindaco siamo in presenza di un turismo “mordi e fuggi” per una serie di motivi, non tutti legati alle produzioni teatrali.
 

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Corriere Adriatico