Sono quasi pronti 32 alloggi, il bando è di 17 anni fa: ecco cosa è successo

Il comune di Macerata (foto di repertorio)
MACERATA - Assicurano all’Erap che siamo arrivati alla fine, questione di dettagli per il taglio del nastro di 32 alloggi realizzati nell’ambito di un intervento...

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MACERATA - Assicurano all’Erap che siamo arrivati alla fine, questione di dettagli per il taglio del nastro di 32 alloggi realizzati nell’ambito di un intervento - come recita una delibera comunale di qualche giorno fa - «di edilizia sperimentale di accessibilità architettonica a Collevario, approvazione schemi di protocollo di intesa con Erap e Ircer, bando per la concessione degli alloggi e schema di domanda». 

 


Alloggi accessibili destinati prioritariamente a famiglie con componenti diversamente abili. Trentadue nuovi alloggi pronti all’uso, il problema nasce nel momento in cui si vanno a guardare le date di questo intervento che vede protagonisti Comune, Regione, Erap e infine Ircer. Il Comune, alcuni giorni fa, ha pubblicato all’albo pretorio una delibera con la quale si sancisce la scelta dell’operatore sociale che andrà a gestire gli alloggi: l’Ircer. I finanziamenti però sono legati a un bando della Regione del 2004, esattamente 17 anni fa. Alcuni anni di passaggi burocratici di carte tra un Ente e l’altro, fino al 2010 quando il Comune firma la convenzione con l’Erap per l’esecuzione dei lavori. Sei anni per la convenzione, altri undici anni per ultimare le opere. Ora, assicurano, ci siamo: 17 anni per chiudere un iter burocratico di un intervento pubblico di edilizia.

Peraltro, a titolo di cronaca, si può anche sottolineare come tra i protagonisti di questa storia ci siano anche personaggi che un annetto fa avevano polemizzato duramente contro l’affidamento ai privati dell’operazione Covid Hospital di Civitanova, realizzato in poche settimane, quelli che dicevano che con gli stessi soldi si potevano riaprire gli ospedali minori o completare i due piani ora grezzi dell’ospedale di Civitanova. Con gli stessi soldi forse, negli stessi tempi sicuramente no come l’esperienza insegna in tema di lavori pubblici.

 

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Corriere Adriatico