Allenatore arrestato per pedopornografia, i genitori dei calciatori: «Con i nostri figli mai nessun problema»

Allenatore arrestato per pedopornografia, i genitori dei calciatori: «Con i nostri figli mai nessun problema»
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MACERATA - Allenatore arrestato per pedopornografia. La società di calcio della provincia di Macerata ha incontrato i genitori dei giocatori per affrontare insieme la delicatissima situazione. Dapprima il presidente ha chiesto ai presenti se mai i loro ragazzi avessero esternato dubbi sulla condotta del trainer e, per fortuna, nessuno ha risposto positivamente. 

 
Dopodiché ha ricordato che vige il massimo riserbo da parte degli inquirenti che hanno effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo nelle strutture dove l’allenatore 54enne da diversi anni ormai sta svolgendo il suo compito per osservare gli ambienti in cui lo stesso svolgeva la propria attività con i colleghi ed i ragazzi. Quindi i vertici della società hanno chiesto ai genitori presenti di valutare due ipotesi per il prosieguo dell’annata: lo stop o l’immediata ripresa. Concordi sul fatto che nessuno avesse mai potuto nutrire dubbi sulla condotta, apparsa sempre esemplare, di quello viene definito «un professionista stimato e che in passato aveva lavorato proficuamente in diverse, anche molto quotate società di centri della provincia», entrambe le parti hanno deciso di riprendere le normali attività di allenamento.

La società, resasi disponibile ad ogni futura richiesta di chiarimento, ha altresì sottolineato come abbia ricevuto la solidarietà della Figc sulla quale potrà contare per qualsiasi esigenza e ricordato che era già in programma la collaborazione del sodalizio con una psicologa che potrebbe essere rafforzata a causa dei recenti eventi. Da ieri, quindi, in seno alla società dell’allenatore arrestato, che verrà giocoforza sostituito, è ripresa regolarmente ogni attività del settore giovanile, anche se resta un cupo velo di tristezza per la vicenda che vede protagonista il 54enne trainer nativo di Tolentino che aveva svolto sempre con grande competenza il suo incarico sportivo. L’uomo, ora in carcere a Montacuto dopo il blitz della polizia postale di venerdì scorso, sarebbe stato trovato in possesso di più di 31.000 file pedopornografici tra foto e video. 


Per questo motivo gli investigatori avevano proceduto all’arresto dell’indagato, il quale è tutelato dall’avvocato Luciano Pacioni, in flagranza. L’indagine, coordinata dal Servizio polizia postale e delle Comunicazioni, Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online, era nata da una segnalazione presentata da un organismo internazionale. 

 

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Corriere Adriatico