POTENZA PICENA - Alcol e stupefacenti a un 14enne amico della figlia, poi i rapporti sessuali. Sono circa una quindicina i rapporti completi che una potentina, all’epoca...
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Video e foto pedopornografici nel computer: denunciato dalla moglie
Secondo quanto ricostruito dalla procura nel corso delle indagini preliminari, all’epoca il 14enne era solito frequentare l’abitazione di una coetanea amica di scuola. Le visite però col tempo si erano fatte sempre più frequenti e sempre più lunghe, tant’è che capitava che l’adolescente si fermasse anche a cena a casa dell’amica. Dopo diversi mesi, però, la mamma del ragazzino (oggi 44enne) avrebbe iniziato a notare comportamenti strani del figlio e quelle frequentazioni così assidue dell’abitazione dell’amichetta avevano destato in lei più di una perplessità tant’è che un giorno aveva invitato il figlio ad aprirsi con lei e a raccontare cosa stava accadendo.
È stato a quel punto che il 14enne, come un fiume in piena, ha raccontato storie che un genitore non vorrebbe mai sentire: ha parlato di atti sessuali compiuti dalla mamma dell’amica su di lui, di rapporti sessuali consumati in modo completo aggiungendo che più di una volta avevano anche fumato insieme. Immediatamente è scattata la denuncia. La procura ha disposto una perquisizione a casa della 39enne alla ricerca di droga, che però si è conclusa negativamente. È stato invece sequestrato il cellulare della donna su cui gli inquirenti hanno trovato una fitta chat di messaggi inviati e ricevuti tra la 39enne e il ragazzino in cui si parlava di tutto: di stupefacenti, di rapporti sessuali, con riferimenti specifici anche alla presenza di altri ragazzini che avrebbero partecipato agli incontri sessuali (in merito a quest’ultima circostanza gli altri minorenni avrebbero però smentito il fatto, ndr).
Per la procura la donna avrebbe approcciato il ragazzino la prima volta toccandolo, poi, presa la sua mano, lo avrebbe portato a fare la stessa cosa su di lei. Le volte successive, quando il 14enne si recava a casa sua gli avrebbe offerto alcol o hashish per poi consumare con lui rapporti sessuali, il tutto approfittando dell’assenza del marito e di momentanei allontanamenti della figlia. A ottobre la vicenda finirà al vaglio dal gup. L’imputata è difesa dall’avvocato Annarosa Belsanti, il ragazzino è tutelato dal legale Massimo Pistelli. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico