Macerata, spedizione punitiva per gelosia un giovane di 22 anni preso a bottigliate

Il luogo dell'aggressione
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MACERATA - «Correte, correte: c’è un ragazzo sanguinante davanti alla stazione». La telefonata choc è arrivata al 118 ieri a mezzogiorno. A dare l’allarme un cittadino che ha trovato un giovane in gravi condizioni accasciato a terra. Si tratta di un ragazzo di 22 anni originario del Gambia, subito soccorso e portato in ambulanza al vicino ospedale. Era stato colpito alla testa con una bottiglia. 


«Stavo percorrendo viale Don Bosco al volante del mio furgone - racconta il maceratese Claudio Fantozzi -, ho visto un giovane di colore, con i capelli raccolti, che camminava in direzione della stazione. Era sanguinante e si copriva il volto con le mani. All’inizio non gli ho dato peso, pensavo fosse un semplice problema di sangue dal naso. Sono andato a casa (abita nella zona, ndr) e ho parcheggiato. Dopo qualche minuto sono uscito: quel ragazzo era steso a terra. Il 118 era già arrivato». 
È intervenuta anche la polizia, coordinata sul posto dal commissario capo Walter Busiello. Agenti della Volante e della Squadra mobile al lavoro per ricostruire l’accaduto. Una pattuglia si è recata al pronto soccorso e ha identificato il ferito. Mentre veniva sottoposto alle cure dei medici (ha riportato serie ferite al volto ma non è in pericolo di vita) ha risposto alle prime domande degli inquirenti. «Sono stato aggredito per gelosia», ha detto con un filo di voce. La polizia in poco tempo ha accertato che il giovane gambiano, mentre passeggiava, era stato avvicinato da un uomo di colore, che lo aveva colpito ripetutamente alla testa con una bottiglia. Una violenza inaudita. L’aggressione come detto sarebbe riconducibile ad una relazione sentimentale che la vittima aveva con una ragazza maceratese di 22 anni, che nella circostanza si trovava insieme al responsabile della spedizione punitiva: un giovane di nazionalità ghanese, con permesso di soggiorno scaduto. È stato il ragazzo del Gambia a fornire i nomi di entrambi. 

 


A quel punto sono partite le ricerche. Indagini frenetiche, la cui svolta è arrivata dopo appena un’ora. Gli accertamenti si sono concentrati subito nell’ambiente della tossicodipendenza: la coppia è stata trovata ai giardini Diaz e portata in questura. Sia il ferito che le persone fermate erano già noti ai poliziotti della Volante, impegnati quotidianamente nell’attività di controllo del territorio su impulso del questore Antonio Pignataro. Solo il ghanese è stato denunciato (la 22enne è risultata estranea). Il gambiano ha riportato lesioni superiori a 30 giorni e ieri pomeriggio è stato trasferito all’ospedale di Torrette per essere operato al volto.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico