Accusato di abusi sessuali su due bimbe: pensionato condannato a dieci anni

Accusato di abusi sessuali su due bimbe: pensionato condannato a dieci anni
MACERATA Accusato di aver abusato per anni di due nipotine, confermata in Cassazione la condanna a 10 anni per lo zio acquisito. La stessa pena era stata inflitta dal giudice...

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MACERATA Accusato di aver abusato per anni di due nipotine, confermata in Cassazione la condanna a 10 anni per lo zio acquisito. La stessa pena era stata inflitta dal giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Macerata (nel 2020) e ribadita dalla Corte d’Appello di Ancona (nel 2023).

 

La ricostruzione

Sul banco degli imputati un 73enne maceratese, finito nel mirino della Procura per il reato di violenza sessuale aggravata. Per la Procura, dal 2007 al 2016 aveva approfittato del rapporto di fiducia instaurato con le due minori (una delle quali all’epoca non aveva ancora compiuto sei anni) dal momento che era il compagno della loro zia, costringendole a subire atti sessuali. Con lo zio, le nipotine acquisite, avevano fatto piccole gite, erano andati al mare, erano stati a casa insieme quando i genitori erano impegnati con il lavoro. Nel 2017, poco prima di Natale, le ragazzine, diventate nel frattempo adolescenti, avevano raccontato gli abusi. La prima a parlare fu la più grande, poi seguita anche dall’altra ragazzina.

 

La denuncia

I fatti furono denunciati ai carabinieri. Difeso dagli avvocati Olindo Donisi e Fabrizio Giustozzi, l’imputato aveva sempre rigettato gli addebiti, e dopo la condanna di primo grado i legali avevano impugnato la sentenza in Appello. Ma anche i giudici dorici confermarono la condanna a dieci anni. Sentenza che la Cassazione ha reso definitiva. «La procura – commenta il legale di parte civile Alessandro Marcolini – ha fatto indagini serratissime e capillari, inoltre Tribunale di Macerata, Corte d’appello e Cassazione sono stati rapidissimi nella gestione del processo evitando di causare ulteriori sofferenze per le vittime. E di questo bisogna ringraziare lo Stato. La pagina giudiziaria di questa tremenda vicenda si può definire terminata».

 

Il commento

«Spero che con il tempo – prosegue l’avvocato Alessandro Marcolini – queste giovani vittime riescano a lenire il dolore vissuto e trovare serenità. Le vittime di questi fatti devono sempre denunciare, lo Stato per aiutarle fornisce anche il gratuito patrocinio e non devono sentirsi mai sole. La pronuncia della Cassazione è arrivata proprio ieri, durante la festa delle donne».

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Corriere Adriatico