Luca Traini, 28 anni, originario delle Marche. Alto 1.80, la testa rasata, lo sguardo da duro. Nel 2017 si candidò alle elezioni comunali di Corridonia, in lista con la...
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In un manifesto elettorale, Traini appare insieme al candidato sindaco della Lega Nord per Corridonia, Luigi Baldassarri che presenta la sua nuova squadra. Si tratta della tornata elettorale del 11 giugno scorso. Nel programma, anche il «controllo degli extracomunitari».
Al momento del fermo, quando i carabinieri lo hanno bloccato, si è avvolto in una bandiera tricolore e ha gridato: «Viva l'Italia». Poi ha fatto il saluto fascista. Su Facebook nessuna traccia di lui. L'unica foto che si trova è postata da un amico: Traini è in palestra che mostra i muscoli. "Luca borderline Traini", viene definito. Subito dopo il suo fermo, sotto la foto sono apparsi diversi comemnti: «Fortunatamente cacciato per tempo dalla palestra Robbys. Non era solo comunque, ce ne sono altri», scrive qualcuno. E un altro utente commenta: «I suoi problemi cominciavano da molto prima, purtroppo lo conosco dalle superiori, ma mai avrei pensato che si sarebbe arrivato a questo» Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico