MONTE SAN GIUSTO - Potrebbe trattarsi della stessa banda che qualche giorno fa ha provato a colpire a Corridonia quella che, tra le 19.30 e le 21.30 di martedì sera, ha...
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In tre casi i ladri non sono riusciti a penetrare, ma nel quarto, un appartamento al primo piano di una casa in via Madonna Concezione, l’operazione è riuscita: forzata la finestra e introdottasi all’interno della casa, la banda è riuscita a portar via gioielli e soldi e facendo perdere le proprie tracce. È stata sporta denuncia ai carabinieri della locale stazione, che stanno indagando sui fatti partendo proprio da un possibile collegamento con quelli di Corridonia, dove fu l’intervento diretto dei cittadini, messisi in rete via Whatsapp attraverso il controllo di vicinato, a far scappare i ladri. Proprio l’idea di replicare questa esperienza, che in altre città sembra funzionare egregiamente, è la proposta che avanza Andrea Salvatori, consigliere comunale di Azione Comune. «Visto ciò che succede in altre città, quella del controllo di vicinato è sempre un’iniziativa che funziona sia come deterrente che come mezzo di intervento diretto in caso di furti o altro – dice Salvatori –. Il Comune dovrebbe farsene promotore anche nella nostra città, dove le forze dell’ordine fanno il possibile ma con agenti in numero ridotto e orari troppo ridotti per poter operare su tutti i fronti».
A Monte San Giusto l’ultimo episodio segnalato in materia di furti era stato quello dello scorso 9 luglio, quando nel cuore della notte un uomo solitario rubò una Ford Focus in una officina di Villa San Filippo e poi provò a derubare il bar San Filippo sfondando la vetrata con un mattone. Riuscì a portar via solo pochi spiccioli contenuti in cassa, non più di una cinquantina di euro, per poi però dirigersi a Sant’Elpidio a Mare e colpire in un altro bar, dove riuscì invece a portare con sé la macchinetta cambiamonete con all’interno un migliaio di euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico