Monte San Giusto, il centrodestra è compatto: ufficiale la candidatura di Elena Pompei

Il centrodestra è compatto: ufficiale la candidatura di Elena Pompei
MONTE SAN GIUSTO È partita ieri pomeriggio la grande sfida di Elena Pompei: scalzare dopo 10 anni dalla poltrona di sindaco Andrea Gentili. La consigliera comunale di...

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MONTE SAN GIUSTO È partita ieri pomeriggio la grande sfida di Elena Pompei: scalzare dopo 10 anni dalla poltrona di sindaco Andrea Gentili. La consigliera comunale di opposizione ha messo tutti d’accordo: dopo i rumors dei giorni scorsi, ora è ufficiale che sarà lei, esponente dell’Udc, a correre come candidata sindaca sotto il vessillo unitario del Centro Destra Sangiustese.

 

L’incontro

A lanciarla, nella conferenza stampa di ieri pomeriggio, i vertici provinciali dei partiti della coalizione, a riprova della ritrovata sintonia che era mancata cinque anni fa. «Questa avventura è la prosecuzione di un lavoro iniziato quattro anni fa all’interno del gruppo del Centro Destra Sangiustese – ha sottolineato la neo candidata sindaca – molti pensavano a un nostro fallimento e invece eccoci qua. La mia è stata una scelta ponderata e meditata, sono convinta di poter dare un contributo alla città. Vorrei un paese più ordinato, sicuro e vitale. Oggi purtroppo vediamo il risultato fallimentare di una amministrazione che si basa solo su slogan e apparenza e le cui uniche opere pubbliche di rilievo sono di fatto mutuate dal sisma 2016, con un ampliamento del cimitero arrivato in ritardissimo, un declino di attività commerciali e artigianali che ha trasformato la città, e soprattutto il centro storico, in dormitorio e una Villa San Filippo abbandonata nonostante sia la porta d’ingresso della città. Il mio progetto vede al centro famiglia e giovani, la volontà di dare nuova linfa al commercio e alla promozione del territorio. Nei prossimi giorni presenteremo la lista, con ragazze e ragazzi pronti a mettersi al servizio della comunità».

Lista di cui non faranno parte né Andrea Salvatori («lo ringraziamo per il contributo che ha dato, le porte sono aperte per lui se e quando avrà risolto i suoi problemi personali»), né Romina Tortolini («ci ha fatto sapere che non ci sarà per motivi di lavoro») e che quindi sarà per forza di cose piena di volti nuovi. «Elena matura in un preciso contesto culturale ed ha una musa ispiratrice nella figura di Giuliana Giampaoli a Corridonia: come lei ha fatto un percorso di maturazione di cinque anni e alla fine è diventata leader naturale di una coalizione», ha detto Luca Marconi, coordinatore provinciale Udc e suo “padrino” politico. Presenti anche il vicesegretario provinciale Andrea Manciola, il vicepresidente provinciale della Lega Giorgio Pollastrelli e il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Massimo Belvederesi, che ha acceso la sfida. «Gentili era pronto a lanciare la sua delfina Bordoni non potendosi ricandidare, ma appena c’è stata la possibilità l’ha accantonata e si è rilanciato lui – ha detto Belvederesi – stavolta però rispetto al 2019 troverà sulla sua strada un centrodestra unito».

 

 

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Corriere Adriatico