Frodi fiscali e riciclaggio internazionale, la Guardia di Finanza di Macerata sequestra beni per più di 4 milioni

Le indagini sono state condotte dalla Guardia di finanza di Macerata
MACERATA - Cinque appartamenti, 9 locali commerciali, 8 terreni agricoli, 1 autovettura, quote societarie relative a 5 imprese, conti correnti e una cassetta di sicurezza in 54...

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MACERATA - Cinque appartamenti, 9 locali commerciali, 8 terreni agricoli, 1 autovettura, quote societarie relative a 5 imprese, conti correnti e una cassetta di sicurezza in 54 istituti di credito per un totale di oltre 4 milioni. È quanto ha sequestrato la Guardia di Finanza di Macerata portando a compimento l'operazione K2 che un anno fa aveva portato alla luce una gigantesca frode fiscale basata sull’illecita compensazione di crediti tributari generati da false fatturazioni. In quella occasione sono stati 300 i soggetti individuati e 56 i denunciati, ora  sono indagate 13 persone, tra avvocati, commercialisti e imprenditori. 

La prosecuzione delle indagini da parte delle Fiamme Gialle maceratesi è stata orientata a rintracciare il profitto che gli autori della frode avevano conseguito a seguito dell’attività illecita, onde procedere al relativo sequestro. 

Le modalità concretamente adottate dal sodalizio per “ripulire” il denaro frutto dell’illecita attività si sono estrinsecate prevalentemente nell’utilizzo massiccio di fatture emesse a fronte di operazioni inesistenti, in modo da giustificare i flussi di denaro da e per l’estero; attività, questa, senz’altro agevolata dalla circostanza che molti dei soggetti coinvolti detenevano quote, in alcuni casi maggioritarie, di società ubicate oltreconfine, in particolare Bulgaria e Romania.

È stato appurato il coinvolgimento di alcune società pakistane, facenti capo a soggetti stranieri, aventi diverse cointeressenze anche sul territorio nazionale, beneficiarie di consistenti bonifici provenienti dall’Italia a fronte di cessioni di beni o prestazioni di servizi privi di sottostanti rapporti commerciali. 

A carico degli indagati, il gip presso il Tribunale di Macerata, in accoglimento della richiesta avanzata dal pubblico ministero titolare delle indagini, ha disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, della somma di oltre 4.200.000 euro, al quale è stata data esecuzione dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Macerata sull’intero territorio nazionale. 

ùIn particolare, le Fiamme Gialle maceratesi hanno così sequestrato 2 appartamenti e 4 locali commerciali a Foggia e 1 appartamento a Montecatini Terme, nei confronti di tre indagati; 2 appartamenti e 5 locali commerciali, collocati sulla costa garganica (Manfredonia), del valore stimato di oltre mezzo milione di euro, a carico di una società “schermo” riconducibile a uno degli indagati, frutto del riciclaggio di denaro realizzato attraverso fittizie triangolazioni finanziarie con la Bulgaria; 8 terreni agricoli per oltre 30.000 mq, posti nel territorio dei comuni di Foggia e Ordona (FG); 1 autovettura mod. BMW serie 2; quote societarie relative a 5 imprese aventi sede a Foggia, Milano e Roma;  blocco dei c/c e di una cassetta di sicurezza su 54 Istituti di Credito.

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Corriere Adriatico