A Spoleto una giornata speciale per ricordare un uomo e un calciatore speciale: Flavio Falzetti

Nel 2013 fa moriva a 41 anni di leucemia: aveva giocato nella Civitanonese, Camerino, Urbino, Elpidiense, Monturanese. Era stato ds del Corridonia

A Spoleto una giornata speciale per ricordare un uomo e un calciatore speciale: Flavio Falzetti
Sono passati dieci anni da quando Flavio Falzetti ci ha lasciato. Eppure ci pare ancora qui, a vederlo correre sui campi sportivi, verdi o polverosi, “colpendo tutto...

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Sono passati dieci anni da quando Flavio Falzetti ci ha lasciato. Eppure ci pare ancora qui, a vederlo correre sui campi sportivi, verdi o polverosi, “colpendo tutto ciò che si muove sull’erba: se è il pallone, meglio!”, come diceva Nereo Rocco. Sono già trascorsi 10 anni, era l’11 marzo 2013, da quando la “bestia”, come lui chiamava la leucemia con cui lottava strenuamente, ce lo ha portato via. E siccome nessuno lo ha dimenticato, domani, 17giugno a Spoleto, Emilio Pierpaoli e Danilo Vitali, due suoi grandi amici, hanno organizzato una giornata dedicata a Flavio.

L'incontro

Alle 11 presso la sede della società sportiva Ducato Spoleto, in via Finlandia 14 a San Giacomo di Spoleto, si tiene un incontro pubblico sul tema “la storia di Flavio e la sua preziosa eredità che ci ha donato", con la riproposizione del suo libro “Oltre il 90°”, scritto con Francesco Caremani e le testimonianze di chi lo ha conosciuto, lo ha allenato e ha giocato con lui. Poi, alle 15, tutti in campo per onorare la sua memoria con la partita tra la “Life Ritorno alla Vita”, la squadra fondata da Flavio Falzetti e composta da amici ed atleti malati e guariti da malattie rilevanti, e gli “Amici di Flavio”, altra squadra formata da tanti amici che lo hanno conosciuto ed apprezzato. Flavio, che era di Norcia, aveva giocato e aveva lavorato per tante squadre marchigiane: Camerino, Civitanovese, Monturanese, Urbino, Elpidiense, Corridonia.  

La determinazione 


Flavio aveva seminato molto, prima da calciatore e poi da malato di leucemia: la stessa determinazione, la medesima energia che metteva in campo, centrocampista alla Gattuso, Flavio Falzetti le ha messe per combattere quel male bastardo. Sembrava poter vincere anche quella partita, tanto era il coraggio, la determinazione che accompagnavano Flavio nella sua quotidiana battaglia contro il male ma, nonostante tanto prodigarsi, la “bestia” alla fine ha avuto la meglio. “Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta”, recita una frase di Foscolo. E Flavio Falzetti vive nel cuore di tutti: questa è la sua più bella vittoria. 

 

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Corriere Adriatico