FIUMINATA - «Suo figlio ha avuto un incidente e noi lo stiamo aiutando a tirarsi fuori dai guai». È cominciata così, sulla porta di una...
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La donna in un primo momento si è insospettita e non li ha fatti entrare in casa, dicendo che avrebbe subito telefonato proprio al figlio per farsi raccontare di persona l'accaduto. Ma i due l'hanno incalzata: «È inutile che gli telefona, perché non può parlarle e siamo venuti noi proprio per avvertirla». Come se non bastasse hanno iniziato a fornire le generalità del figlio, un quarantenne che lavora nella vicina Camerino, indicando nomi, frequentazioni, luogo di lavoro. Insomma, tutte notizie rispondenti al vero. A quel punto la donna è andata nel panico, convincendosi che i due fossero effettivamente stati mandati dal figlio e li ha fatti entrare in casa.
Una volta dentro il racconto dell'incidente si è fatto sempre più pieno di dettagli, fino all'esplicita richiesta di una somma di 2000 euro che sarebbe immediatamente servita per tirare il figlio fuori dai guai. L'anziana, in preda al panico, è corsa in camera, seguita dai due, ed ha tirato fuori i pochi risparmi custoditi in casa: circa 400 euro. I due uomini hanno quindi provato a chiederle se avesse dell'oro o oggetti preziosi, ma quando la proprietaria gli ha risposto di non averne se ne sono andati, rassicurandola che l'avrebbero subito messa in contatto con il figlio non appena sistemate le cose. Ma l'anziana appena i due si sono allontanati ha comunque telefonato al figlio che ha subito capito il raggiro di cui era stata vittima l'anziana madre. La donna è stata raggiunta da altri familiari che l'hanno trovata ancora in stato di choc, mentre i carabinieri della locale stazione, segnalato l'accaduto, si sono subito messi al lavoro nel tentativo di identificare i due truffatori. Altre truffe dello stesso tipo messo a segno a Urbisglia e a Belforte. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico