Hanno l'appuntamento al centro vaccinale ma lo trovano chiuso. La giustificazione: «Avevamo poche dosi». Ma nessuno ha avvertito

Le operazioni in un centro vaccinale
SAN SEVERINO - Si presentano all’hub di San Severino con l’appuntamento in mano per la somministrazione della seconda dose del vaccino ma trovano il centro vaccinale...

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SAN SEVERINO - Si presentano all’hub di San Severino con l’appuntamento in mano per la somministrazione della seconda dose del vaccino ma trovano il centro vaccinale chiuso: è quanto è capitato a molti anziani sabato primo maggio che sono stati costretti a ritornare a casa dopo aver avuto la conferma sul posto che non ci sarebbero state le vaccinazioni. 

 

 

Tra questi il cavalier Enea Angelucci, 90 anni, ex albergatore, che avrebbe dovuto fare la seconda dose, accompagnato da un volontario della Croce rossa di Cingoli, non ha potuto fare altro che tornare a casa molto dispiaciuto della situazione. Altri, invece, sono stati indirizzati a Camerino. «Siamo arrivati verso le 7.35 per essere i primi – racconta Angelucci – ma passavano i minuti e il centro continuava ad essere chiuso: poi il mio accompagnatore ha chiesto ad un vigile del luogo il perché di questa chiusura. In sostanza le profilassi non erano state programmate per il Primo maggio. Può succedere qualche inconveniente, ma potevano anche avvertire dato che sulla prenotazione la prima cosa che chiedono è proprio il recapito telefonico di ognuno noi. Bastava una telefonata e tante persone non si sarebbero mosse dai propri luoghi di residenze. E come se io prenoto ad un ristorante e quando mi presento trovo il locale chiuso. Siamo tornati a Cingoli è davanti al centro vaccinale già c’erano nelle mie stesse condizioni una trentina di persone, quasi tutti per la seconda dose». 

Il cingolano ha poi chiamato l’assessore regionale Filippo Saltamartini per chiedere spiegazioni. «Mi ha risposto molto gentilmente - ha aggiunto Angelucci – scusandosi per l’accaduto dicendo che queste cose non devono succedere e che verificherà le cause che hanno determinato questo spiacevole contrattempo. E quando sono arrivato a casa gli ho inviato anche il mio documento della prenotazione». 



«Tra ieri e oggi (sabato e ieri, ndr) erano previste circa 14mila somministrazioni, tra cui quelle di San Severino ma non avevamo le dosi - spiega l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, anche lui cingolano -. Ciò ha comportato l’annullamento della giornata di sabato. Domani (oggi per chi legge) inizieranno a arrivare i messaggini a tutte quelle persone che dovevano vaccinarsi il Primo maggio e non hanno potuto ricevere la dose. Resta il fatto che si doveva avvertire anzitempo i cittadini che avrebbero dovuto vaccinarsi senza farli muovere inutilmente. Capisco i disagi delle persone e mi scuso con tutti e mi auguro che certe spiacevoli situazioni non capitino più».
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Corriere Adriatico