È sfida tra vicini di casa per il nuovo sindaco. Tutti e tre i papabili candidati vivono in via Fonte Murata, due nello stesso palazzo

Il Comune di Corridonia
CORRIDONIA - Il nuovo sindaco di Corridonia sarà di via Fonte Murata? La certezza non c’è ancora, ma diciamo che ci sono buone probabilità. Quel che...

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CORRIDONIA - Il nuovo sindaco di Corridonia sarà di via Fonte Murata? La certezza non c’è ancora, ma diciamo che ci sono buone probabilità. Quel che è sicuro che è i tre papabili candidati principali, Paolo Cartechini, Giuliana Giampaoli e Sandro Scipioni, sono anche curiosamente tutti e tre vicini di casa, risiedendo lungo la stessa strada.

 

Il caso più eclatante è quello di Scipioni, che è già sceso ufficialmente in campo alla testa del gruppo Corridonia rinasce, e Giampaoli, che è il nome forte della coalizione dei quattro gruppi consiliari di minoranza (Corridonia domani, Corridonia futura, Per cambiare Corridonia e Vivere Corridonia): sono infatti cognati e vivono nello stesso palazzo, seppur su piani diversi. Il marito della consigliera comunale di opposizione è il fratello della moglie dell’ex presidente dell’Ordine degli infermieri di Macerata.

La situazione 
Sul fronte civico dunque la sfida per accaparrarsi l’elettorato moderato sarà tutto interno alle mura domestiche. Tutto questo in attesa di vedere quali saranno le mosse di Lega, FdI, Fi e Udc, che dovrebbero spingere su un proprio candidato. «Noi nell’attesa che i partiti di centrodestra raggiungano un accordo al loro interno andiamo avanti con il nostro progetto – ribadisce Giampaoli –. Non chiudiamo la porta a nessuno, ma preferiamo far parlare i fatti. Io candidata sindaco? Vediamo, è possibile, ma quando avremo trovato la quadra lo faremo sapere senz’altro».

Poco oltre, sempre lungo la via che ha già espresso in passato consiglieri e assessori comunali, c’è già il sindaco uscente Paolo Cartechini, esponente del Pd. Lui e la sua famiglia risiedono da decenni in quella zona della città e la sua candidatura per il bis resta l’opzione numero uno per il centrosinistra a traino democrat. Lui non si espone al riguardo, prende tempo e tiene pronto a subentrare il suo vice Manuele Pierantoni, nel caso le carte dovessero cambiare clamorosamente (eventualità al momento molto improbabile, ndr).

A inserirsi nella elezione tutta made in via Fonte Murata potrebbe però essere il nome che tirerà fuori l’area partitica del centrodestra. Da settimane si continua a discutere tra Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Udc, sia a livello provinciale che locale, per sbloccare l’impasse. Convergere su uno dei candidati della via non convince nessuno, anzi. Mezza coalizione continua a spingere per Massimo Cesca, ma le resistenze ci sono e da più parti. 


Telefonate e incontri informali ci sono stati anche in settimana, ma dovrebbe essere la prossima quella dell’accelerata verso il nome che riunisca tutti. 

L’obiettivo 


Alcuni referenti locali del centrodestra in questi giorni hanno ribadito l’importanza di trovare un accordo con la coalizione dell’attuale minoranza, individuando un candidato comune. La spaccatura favorirebbe il sindaco uscente Paolo Cartechini. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico