Corridonia, il magistrato Gratteri "Le droghe leggere non vanno legalizzate"

Corridonia, il magistrato Gratteri "Le droghe leggere non vanno legalizzate"
CORRIDONIA - Expo, immigrazione e depenalizzazione delle droghe leggere. Sono alcuni dei temi su cui si è espresso il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola...

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CORRIDONIA - Expo, immigrazione e depenalizzazione delle droghe leggere. Sono alcuni dei temi su cui si è espresso il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, ospite a Corridonia insieme al professore Antonio Nicaso in occasione della presentazione del loro ultimo libro “Oro bianco”.




Dopo aver ricordato le infiltrazioni della 'ndrangheta nelle grandi opere, non solo l'Expo, ma anche la Tav in Val di Sussa e le ricostruzioni post terremoto in Emilia e in Abruzzo, Gratteri, ha criticato l'Europa per le politiche adottate per fronteggiare l'emergenza immigrazione.



“Hanno istituito un servizio taxi molto costoso, dovrebbero finanziare interventi in Africa piuttosto”, ha puntualizzato. In merito alla legalizzazione delle droghe leggere e alla depenalizzazione il procuratore si è detto assolutamente contrario, spiegando in modo articolato la propria posizione. L'incontro - moderato dalla giornalista Benedetta Lombo - è proseguito con un dibattito aperto con il pubblico (la platea del teatro Velluti era piena per l'occasione) sul traffico internazionale della cocaina, la corruzione e le normative italiane ed europee per il contrasto alle associazioni mafiose.



Ad assistere all'incontro organizzato dal Comune e dal presidente del consiglio comunale Pietro Siciliano, oltre al sindaco Nelia Calvigioni e al presidente della Provincia Antonio Pettinari, anche i sostituti procuratore del Tribunale di Macerata Enrico Riccioni e Luigi Ortenzi. Diversi i rappresentanti delle forze dell'ordine: il comandante provinciale della Gdf, il colonnello Paolo Papetti e il maggiore Gianluca Ferraro, il comandante del Reparto operativo dell'Arma Leonardo Bertini, il colonnello Marco Contardi dell'Esercito e il vicario del questore, Luigi Nappi. Presenti diversi studenti del liceo classico. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico