Addio a Gianfranco Garbuglia, grande terzino della Lazio negli anni '60. Per i tifosi era "Er gatto"

Gianfranco Garbuglia nella sua macelleria
CORRIDONIA - La sua ultima partita è in cielo: celeste, come il colore della maglia che ha indossato e a cui è rimasto legato. È morto ieri a 79 anni...

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CORRIDONIA - La sua ultima partita è in cielo: celeste, come il colore della maglia che ha indossato e a cui è rimasto legato. È morto ieri a 79 anni Gianfranco Garbuglia, ex calciatore degli anni Sessanta che ha militato per anni in serie A e Serie B.

Fra le sue squadre la Lazio, con la quale conquistò pure una promozione in A, l'Udinese, il Messina, la Sambenedettese e il Potenza. Era un terzino destro, un marcatore formidabile, ricordato da grandi attaccanti  dell'epoca come un mastino difficilissimo da superare. Un difensore con cui non ci si divertiva molto. Aveva grande agonismo, ma era anche capace di dare del tu al pallone, qualità tecnica non proprio diffusissima in tempi di arcigne marcature a uomo. A Roma lo chiamavano “er gatto”, proprio per la sua agilità e la velocità.  
Garbuglia ha collezionato anche una presenza in Nazionale B. Giocò e vinse a Nantes, in Francia. Finita la carriera, è tornato nella sua Corridonia dove gestiva la macelleria di famiglia. 
I funerali si terranno oggi alle 15 a Corridonia nella chiesa deis anti Paietro, Paolo e Donato.
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Corriere Adriatico