L'esordio di Gemma Acciarresi a Corridonia: «Io, assessore a 23 anni. Nessuno spavento, è una bella sfida»

Gemma Acciarresi con il sindaco Giuliana Giampaoli
CORRIDONIA - Molti suoi coetanei della politica non si interessano proprio. Figuriamoci impegnarsi come candidati ed entrare in consiglio comunale. Ma Gemma Acciarresi ha fatto di...

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CORRIDONIA - Molti suoi coetanei della politica non si interessano proprio. Figuriamoci impegnarsi come candidati ed entrare in consiglio comunale. Ma Gemma Acciarresi ha fatto di più: a 23 anni è diventata assessore della neonata giunta Giampaoli a Corridonia. Però, questo gravoso incarico, non la spaventa. Sarà la leggerezza dell’età, sarà l’essere cresciuta a pane e politica sin da piccolissima. «Con mamma e papà impegnati da sempre non poteva essere altrimenti – ricorda Acciarresi, figlia della coordinatrice comunale di Fratelli d’Italia Sabrina Ponziani –. Tra cene, manifestazioni e riunioni di partito praticamente sono cresciuta sui tavoli dove si discuteva di politica».

  
 
«Non sono stata obbligata da nessuno, ovviamente, però è chiaro che quando nasci in ambienti del genere poi sviluppi una certa propensione e attenzione - prosegue -. Da adolescente, verso i 15-16 anni, ho iniziato ad interessarmi più in prima persona e mi sono iscritta a Gioventù Nazionale, l’ala giovanile di Fratelli d’Italia. Da lì ho iniziato un percorso all’interno del partito fino ad arrivare alla candidatura alle ultime elezioni».

Guai a fidarsi della carta d’identità in questo caso, insomma. Gemma un po’ di esperienza alle spalle ce l’ha già, affidargli un assessorato può sembrare un azzardo solo a prima vista. «È chiaro che prima delle elezioni non era un obiettivo, ho solo pensato a dare il mio contributo con lavoro e idee – sottolinea il nuovo assessore – poi quando sei in ballo ovviamente ci speri, però la mia nomina è nata da un incastro di diverse situazioni: una componente è stata sicuramente il numero di preferenze che ho raccolto, ma anche gli equilibri tra le liste che hanno sostenuto Giuliana Giampaoli».

Un “gioco” che ha portato lei in giunta e l’altro giovanissimo che ha fatto incetta di preferenze, Gioele Giosuè, fuori dalla squadra di governo, non senza malumori da parte del neo consigliere comunale. E non senza polemiche anche dall’opposizione. «Non è assolutamente vero che tra un ragazzo senza tessera di partito e una con la tessera di partito ha vinto quest’ultima – ruggisce senza paura Acciarresi –. Con Gioele c’è un ottimo rapporto, ma non era una scelta tra me e lui. Eravamo in liste diverse, c’era la questione di mantenere una proporzionalità tra i due gruppi, tutto qua». Le parole e le chiacchiere della campagna elettorale, però, ora devono lasciare il campo alle azioni per il bene della città, con deleghe importanti da gestire come quelle a commercio, attività produttive, politiche giovanili e piccoli eventi. 



Una bella sfida per una giovane donna che non vive certo di politica, anzi: prima ci sono lo studio e i primi approcci al mondo del lavoro. E un approccio a tutto quanto con una maturità, quella sì, non così comune. «Finché non abbiamo sistemato il bilancio non posso nemmeno sbilanciarmi più di tanto su proposte e idee – precisa Acciarresi –. Siamo già nel cuore dell’estate, molte iniziative sono avviate: da parte mia, appena arrivata, mi sono tuffata subito a capofitto sull’organizzazione della “Notte di vita” in programma questa sera, ma lo sguardo è già rivolto verso il Natale. Un mio pallino, sin dalla campagna elettorale, è quello dell’istituzione di uno sportello Informagiovani, ma ripeto: finché non sappiamo le risorse che abbiamo a disposizione è difficile sbilanciarsi». 
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Corriere Adriatico