Corridonia, un giovane parroco smaschera i furbetti con Facebook

Don Fabio Moretti
CORRIDONIA - Un sacerdote social contro i truffatori. Lui è don Fabio Moretti, 40 anni, parroco di Corridonia. E giovedì scorso, non appena saputo che qualcuno stava...

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CORRIDONIA - Un sacerdote social contro i truffatori. Lui è don Fabio Moretti, 40 anni, parroco di Corridonia. E giovedì scorso, non appena saputo che qualcuno stava chiedendo soldi per conto della parrocchia, non ci ha pensato su due volte. Per smascherare i furbetti ed evitare che qualcuno possa cadere nella trappola, ha scritto un post sulla sua pagina Facebook.

«Attenzione. Si avverte che la parrocchia in questi giorni non sta mandando nessuno di casa in casa a chiedere alcunché, né per invitare a qualsiasi riunione per vendite, distribuzioni o altro - si legge nel post -. Nel caso in cui dovessimo prendere questo tipo di iniziative lo faremo sapere prima attraverso il bollettino parrocchiale. Diffidate pertanto da chiunque si presenti a chiedere soldi o a propagandare iniziative a nome della parrocchia. Nel caso in cui lo facessero e non ne siete a conoscenza chiamate pure in parrocchia (telefono 0733 431832) per informarvi. Abbiamo infatti saputo che nel pomeriggio di giovedì nei pressi di piazzale Europa, nella zona di Santa Maria, qualcuno ha suonato al campanello invitando ad incontri con motivi generici. Diffidate. Grazie a tutti».
Don Fabio Moretti è amatissimo dalla sua comunità parrocchiale, che sa di potere contare su un pastore attento e sensibile. Un punto di riferimento per tutti, anche in un momento così difficile, con il sisma che ha messo ko pure la chiesa dei Santi Pietro, Paolo e Donato, principale luogo di culto cittadino.
C’è chi, senza farsi troppi scrupoli, userebbe il nome della parrocchia per raccogliere soldi o organizzare delle vendite. Ma evidentemente il furbetto di turno non ha fatto i conti con don Fabio. Post su Facebook, boom di condivisioni e il gioco è fatto. Truffatore smascherato e addio sogni di guadagno. Di sicuro avrà capito che è meglio cambiare zona. E parrocchia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico