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CORRIDONIA - Aumentano, e purtroppo non sorprende più di tanto, gli interventi della Caritas parrocchiale nell’ultimo anno. Dai dati ufficializzati dalla parrocchia stessa, i 20 volontari dell’associazione che opera sotto l’egida dell’Arcidiocesi di Fermo hanno offerto il loro prezioso contributo a 80 persone per quanto riguarda il semplice ascolto di problemi e situazioni difficili (erano state 70 lo scorso anno), mentre il numero di famiglie incontrate è salito a 130, contro le 100 di un anno fa.
Cifre che danno il metro dell’importanza dell’associazione come “paracadute” sociale che si affianca in primis al Comune e poi anche a Croce Verde e Protezione civile. Quella di Corridonia fa parte della rete Caritas dell’Arcidiocesi di Fermo, che giusto nei giorni scorsi ha pubblicato il report “Povertà 2020”, nel quale vengono analizzati numeri, progetti e iniziative legati proprio all’attività dei 23 centri d’ascolto sparsi sul territorio a cavallo tra Fermano e Maceratese. In totale, nel 2020 sono stati effettuati un totale di 13.587 interventi dalle Caritas dell’Arcidiocesi di Fermo, principalmente riguardanti la distribuzione di pacchi viveri (11.100), primo colloquio al centro di ascolto (645), distribuzione del vestiario e igiene personale (702), affitto e pagamento di bollette e tasse (618). Coloro che si rivolgono alla Caritas sono per il 44% italiani e per il 56% stranieri. All’interno dell’attività comune a tutti i centri, ognuno di essi si è poi specializzato in alcune forme di aiuto e attività varie.
Quella di Corridonia, ad esempio, ha attivato un percorso di servizio civile dedicato all’animazione per bambini e minori delle aree colpite dal terremoto, ma anche a giovani in cerca di aiuto per intraprendere un’attività imprenditoriale.
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Corriere Adriatico