MACERATA - Decessi e contagi nelle strutture di cura e ricovero degli anziani, indagini estese su tutta la provincia. Sotto la lente della procura di Macerata infatti sono finite...
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Per accertare cosa sia accaduto, se ci siano state responsabilità nella diffusione del contagio, la procura ha aperto fascicoli di indagine per ciascuna delle strutture interessate. In questa fase iniziale dell’inchiesta, in cui l’attività è fortemente limitata proprio per non esporre il personale di polizia giudiziaria a possibili situazioni di contagio, gli unici accertamenti possibili sono quelli “cartacei”, ovvero l’acquisizione delle cartelle cliniche.
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Ma gli inquirenti procedono, le ipotesi iniziali di reato individuate sono quelle di lesioni colpose aggravate (relativamente ai contagi, Ndr) e omicidio colposo aggravato (per i morti per Coronavirus) dalla violazione di norme a tutela dell’igiene sul lavoro, non l’epidemia colposa come avvenuto in altre realtà in Italia. In caso di più decessi l’ipotesi è invece di omicidio colposo plurimo. Ad oggi comunque non risultano persone iscritte nel registro degli indagati e tutti i fascicoli, al momento, sono aperti contro ignoti. Attualmente risultano essere due, in tutta la provincia, le denunce presentate all’autorità giudiziaria da parte dei familiari di anziani morti nelle strutture di cura che hanno chiesto di approfondire quanto accaduto per accertare se ci siano state responsabilità nella gestione delle strutture.
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Corriere Adriatico