Collegiata Santissima Annunziata di San Ginesio: avanza l’iter per la ricostruzione. Grande attenzione agli affreschi

Collegiata Santissima Annunziata di San Ginesio: avanza l’iter per la ricostruzione. Grande attenzione agli affreschi
SAN GINESIO Il parere positivo della Conferenza dei servizi rappresenta un passo fondamentale verso l’approvazione del progetto di ricostruzione della Collegiata della...

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SAN GINESIO Il parere positivo della Conferenza dei servizi rappresenta un passo fondamentale verso l’approvazione del progetto di ricostruzione della Collegiata della Santissima Annunziata di San Ginesio. Lo storico edificio, non solo un luogo di culto ma anche simbolo del patrimonio culturale e artistico della regione, si avvia a ricevere un intervento di restauro e consolidamento sismico dopo i danni subiti nel 2016.

 

I dettagli

La Collegiata di Santa Maria Assunta, conosciuta anche come la Pieve Collegiata o Collegiata della Santissima Annunziata, è situata nel punto centrale del centro storico di San Ginesio, nella piazza dedicata ad Alberico Gentili. La sua storia risale all’XI secolo, con elementi architettonici romanici e gotici, tra cui spicca la facciata in cotto realizzata da Enrico Alemanno nel 1421, un esempio unico di gotico fiorito nelle Marche. Il complesso comprende diverse strutture di rilievo storico e culturale, tra cui la Torre civica strutturalmente connessa alla chiesa, e l’edificio che ospita il comando dei carabinieri.

Il luogo di culto ha subito numerosi restauri, assestamenti e modifiche nel corso dei secoli, che hanno portato alla coesistenza di stili diversi rendendolo un “testimone” della storia e dell’evoluzione architettonica della regione. I lavori di ricostruzione ammontano a 7,38 milioni e mirano a ripristinare la struttura danneggiata dal terremoto. Gli interventi previsti includono il consolidamento delle strutture murarie, il restauro delle opere d’arte, la riparazione dei danni strutturali, e il miglioramento delle infrastrutture. Specificamente, saranno effettuati lavori sulla facciata, sulle strutture murarie, sulle volte, sui solai, e sulle coperture. Particolare attenzione sarà dedicata al restauro degli affreschi e degli elementi artistici interni, preservando così l’eredità culturale e storica insita in questo monumento. Soggetto attuatore è l’Arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche.

 

 

 

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Corriere Adriatico