Veleni alla Civitas: una dipendente licenziata ed un altro sospeso

Civitanova, veleni alla Civitas: una dipendente licenziata ed un altro sospeso
CIVITANOVA - Licenziata in tronco senza preavviso. È quanto successo ad una dipendente della Civitas, l’azienda partecipata del Comune di Civitanova che si occupa...

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CIVITANOVA - Licenziata in tronco senza preavviso. È quanto successo ad una dipendente della Civitas, l’azienda partecipata del Comune di Civitanova che si occupa della riscossione dei tributi al centro da mesi di polemiche e anche di una vicende giudiziarie. La lettera di licenziamento è stata firmata dal presidente della Civitas Antonio Carusone (che continua a non parlare con la stampa) ed è datata 29 gennaio. Da quella data la dipendente della Civitas è esonerata dal suo lavoro. Un provvedimento che sarà sicuramente impugnato dai legali della donna. Si tratta della stessa dipendente che ha già presentato una denuncia per mobbing contro l’azienda comunale. Inoltre è stato emanato anche un provvedimento disciplinare ai danni di un altro dipendente della Civitas. In questo caso si tratta di una sospensione dal lavoro per alcuni giorni. 


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Atti che rappresentano l’ultimo capitolo di una serie di vicende tra loro collegate. A partire dall’animatissima riunione del 9 dicembre scorso, un tavolo tecnico alla presenza dell’assessore Belletti, del presidente Civitas Carusone, del segretario generale Morosi e di alcuni dipendenti. Una discussione che è stata caratterizzata anche da forti espressioni verbali, tanto che è dovuta intervenire una pattuglia dei carabinieri per calmare gli animi. Una dipendente è stata poi refertata per un lieve malore al Pronto Soccorso. C’è poi la sparizione di un fascicolo di documenti della Civitas, ritrovato all’esterno della sede dell’azienda. Atti e documenti datati nel tempo che poi sono stati illustrati nel verbale dei carabinieri. Altri faldoni, invece, quelli contenuti in quattro armadietti, sono stati sequestrati dall’autorità giudiziaria il 13 gennaio scorso. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico