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CIVITANOVA - Attorno a piazza Nassiriya sorgerà l’area sosta per i camper ma al momento la zona è un pessimo biglietto da visita della città. Come spesso accaduto già negli anni passati, intorno alla lapide che ricorda il sacrificio dei carabinieri in Iraq regna il degrado. La piazza è letteralmente infestata dalla vegetazione. Erbacce alte un metro hanno raggiunto i rami degli alberi che circondano quel parcheggio ormai inutilizzato.
Altre sterpaglie sono nate all’interno della piazza, le tra le fughe della pavimentazione.
Dopo le chiusure dell’Iper al Civita center e del Mercatone Uno, non vi sostano neanche le auto. Il Comune ha provato a ravvivare l’area dando il chiosco pubblico che sorge nella piazza ad un’associazione motociclistica. Con scarsi risultati. E sulla questione interviene anche l’ex consigliere Giovanni Corallini che mette in rapporto lo stato di un luogo simbolico come piazza Nassiriya con l’ordinanza del Comune che impone la cura dei propri giardini, campi e orti privati ai civitanovesi, prevedendo multe a chi non si prende del proprio verde. «Il Comune dovrebbe quindi multare se stesso – dice l’ex consigliere di centrodestra –, piazza Nassiriya sembra una giungla. Ma vista in passato un tale abbandono: erba alta un metro che sbuca dall’asfalto, dalla pavimentazione e dai marciapiedi. La pulizia dei luoghi va fatta costantemente, a maggior ragione in questo che ha un alto valore simbolico».
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Corriere Adriatico