Giovane arrestato: «Lo spray urticante? Civitanova è pericolosa»

Giovane arrestato: «Lo spray? Per tutelarmi visti i fatti di Civitanova»
CIVITANOVA - «Dato che Civitanova ultimamente è un posto pericoloso io ho comprato uno spray al peperoncino per tutelarmi. Visti i fatti che sono successi in...

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CIVITANOVA - «Dato che Civitanova ultimamente è un posto pericoloso io ho comprato uno spray al peperoncino per tutelarmi. Visti i fatti che sono successi in città questa estate (il riferimento è ai due omicidi avvenuti in corso Umberto I e sul lungomare sud) ho paura, per sicurezza avevo con me lo spray, ce l’hanno anche delle amiche mie, pensavo fosse una cosa legale, l’ho preso in un negozio».

 

Così ieri mattina Wadih Karoui, il 20enne nato a Civitanova ma di origine tunisina e residente a Morrovalle, arrestato per aver aggredito due giovani con lo spray al peperoncino e per resistenza a un assistente capo della polizia, ha risposto alle domande del giudice Daniela Bellesi. Nel corso dell’udienza di convalida il giovane ha dato la sua versione dei fatti: «Ero in un locale sul lungomare sud quando due ragazzi che non conoscevo avevano iniziato a insultarmi. Quando sono uscito uno dei due mi ha tirato un cazzotto sulla faccia e mi ha graffiato su un braccio e io ho reagito spruzzando lo spray al peperoncino».

Nessun segno in viso

Il giudice gli ha fatto notare che in viso non aveva segni di aggressione, ma lui ha confermato la propria versione. La notte tra sabato e domenica scorsi, sul posto era intervenuta una pattuglia della Volante che lo aveva portato in caserma. In merito alla resistenza all’agente di polizia il giovane ha aggiunto: «Quella sera avevo bevuto qualche vodka lemon, in commissariato mi avevano fatto la foto e preso le impronte, a un certo punto avevo provato ad alzarmi, avevo l’ansia, una specie di attacco di panico, poi l’agente mi ha spinto, io ho sbracciato ma non ricordo di aver dato un calcio all’agente, io non mi permetterei mai di mettere le mani addosso alle forze dell’ordine». Il giudice ha convalidato l’arresto, e ha disposto il divieto di uscire dal comune di Morrovalle e di lasciare l’abitazione dalle 20 alle 6.30 (il pm Raffaela Zuccarini aveva chiesto l’obbligo di dimora, di firma e il divieto di recarsi a Civitanova, il legale Francesco Laganà aveva sostenuto che non ci fosse motivo per applicare una qualsiasi misura cautelare).

 

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Corriere Adriatico