CIVITANOVA - Gru e motopontoni al lavoro nel tratto più settentrionale del lungomare nord. Sono iniziati i lavori di rinfoltimento delle scogliere tra gli stabilimenti La...
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Contestualmente partirà anche la seconda ed ultima parte del secondo stralcio che prevede la nuova scogliera davanti allo stabilimento La Lampara, qualche decina di metri più a nord dell’attuale. Così sarà completata la linea di difesa dal porto al fosso Caronte. Si tratta di progetti cofinanziati dalla Regione. Per dare il via libera ai lavori (progettazione esecutiva pronta già dallo scorso febbraio), si è dovuto attendere l’approvazione di tutta la programmazione finanziaria del Comune, in particolare della variazione di bilancio 2019-2021. Documenti che hanno sbloccato i finanziamenti regionali che coprono il 50% della spesa. Per la prima parte dei lavori, le scogliere tra La Bussola e Caribean, si tratta di 400mila euro, dunque il Comune ha messo 200mila euro per averne altrettanti. I lavori consistono nell’arretrare le tre scogliere esistenti fino a formarne due di lunghezza 80 metri. Stesso intervento ma per una sola scogliera davanti alla Lampara (seconda parte del progetto): la spesa prevista è 150mila euro (75mila a testa). Ad eseguire i lavori è la ditta Ecotec di Rimini che utilizza due motopontoni: Alessandra e Inmare I. Si tratta di chiatte munite di possenti gru per il trasporto e la messa in mare degli scogli. Questi sono caricati in un’area del molo nord che è stata chiusa anche al passaggio pedonale con un’ordinanza da parte dell’Ufficio Circondariale Marittimo.
L’esecuzione dei lavori va dal 20 novembre fino al prossimo 9 marzo. Il riallineamento delle scogliere era iniziato nel 2005, primo tratto interessato quello della parte centrale, tra gli stabilimenti Re Sole e Aloha. Poi, nel 2010, altri due stralci per complessivi 2 milioni. Il primo tra gli stabilimenti Federico e G7 per 650mila euro, completato nell’aprile 2012, l’altro tra G7 e Attilio, questo approvato nel dicembre 2016 e portato a termine nel giugno 2018 (300mila euro). Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico