Trovato l’accordo, nel porto saranno realizzati cinque spazi per ospitare i mega yacht

Un megayacht nel porto di Civitanova
CIVITANOVA - Nel porto di Civitanova ci sarà uno spazio dedicato ai grandi yacht: ne potrà ospitare al massimo cinque. Diventa quindi a tutti gli effetti porto...

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CIVITANOVA - Nel porto di Civitanova ci sarà uno spazio dedicato ai grandi yacht: ne potrà ospitare al massimo cinque. Diventa quindi a tutti gli effetti porto turistico senza che, al momento, sia prevista una riorganizzazione dei posti tra pesca e diporto. Tutto rimane così com’è almeno fino a quando non saranno attuati i tanto attesi interventi di messa in sicurezza del porto: prolungamento del molo foraneo in primis, realizzazione nuova darsena turistica a nord, come struttura definitiva. 

 

Sono stati questi i temi trattati ieri mattina in modalità telematica da tutti gli stakeholder del porto. Un incontro voluto e presieduto dal direttore marittimo delle Marche, ammiraglio Enrico Moretti, insieme alla comandante del porto, Ylenia Ritucci. Collegati c’erano il sindaco Fabrizio Ciarapica e l’assessore alla Pesca Francesco Caldaroni per il Comune; rappresentanti delle cooperative della marineria Casa del Pescatore (Giuseppe Micucci), Piccola Pesca e Cogevo; Gianni Santori del Madiere per il diporto; Andrea Cittadini per l’attività cantieristica e Tiziano Giovannetti, imprenditore che ha proposto l’iniziativa portando qui i primi due yacht. Consentire la presenza delle imbarcazioni di lusso è stata alla fine decisione accettata unanimemente. Con alcuni accorgimenti: massimo 5 posti barca alla radice del molo sud (zona attuale) con spostamento delle chiatte per i lavori sulle scogliere al molo nord; realizzazione di un “finger”, un divisorio galleggiante tra la zona yacht e quella pescherecci. 

Ma il vero tema dell’incontro è stata la messa in sicurezza del bacino che attende da anni. Nel 2015, stipulato un protocollo d’intesa con la Regione per l’elaborazione di un piano particolareggiato atto ad individuare le caratteristiche e la destinazione funzionale delle aree a terra. Ma da decenni si attende il prolungamento del molo foraneo che possa proteggere il bacino dalle correnti da nord. A tal proposito, dalla Capitaneria di Porto la proposta di applicare un modello matematico per lo studio degli effetti delle maree e del moto ondoso all’interno del porto a suo tempo elaborato dal Dipartimento di Ingegneria civile e idraulica dell’Università di Ancona. Al termine della riunione, il sindaco era raggiante. 



«C’è stata condivisione unanime - ha commentato -, tutti gli attori del porto uniti per riqualificare e rendere più bello il porto. Mi sento di dover ringraziare tutti, a partire dall’ammiraglio Moretti. Ma, con un pizzico di presunzione, mi voglio appuntare anche io la medaglia di esser riuscito a far capire l’importanza di avere qui grandi yacht. Superate tutte le iniziali resistenze, tutto è stato chiarito. In questa fase 5 posti per grandi imbarcazioni e pure investimenti, privati e pubblici, per il finger e nuovi allacci elettrici. Nessuna categoria sarà svantaggiata, anzi ci saranno importanti ricadute economiche, in primis sui cantieri. Riguardo alla messa in sicurezza del porto, ho preso l’impegno di interessare il presidente Acquaroli. Il progetto c’è già ma non è stato mai finanziato».
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Corriere Adriatico