CIVITANOVA - Lei, una condomina del residence dove lui lavora come portinaio, lo invita a un locale per scambisti. Dopo qualche tempo lui tenta approcci erotici, ma viene respinto...
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Da quanto emerso, a novembre del 2014 la condomina aveva chiesto al portinaio di accompagnarla in un locale per scambisti. Lui aveva accettato di buon grado, ma già dalla prima volta (ci sarebbero state altre due uscite in quello stesso locale) lei aveva messo in chiaro che tra loro non avrebbe potuto esserci altro che amicizia. Lui accettò lo stesso. Tra i due nel frattempo si era instaurato uno stretto rapporto di confidenza, ma il portinaio, fraintendendo quella intimità si sarebbe spinto oltre. Un giorno (era la primavera del 2015) lui era salito in casa di lei e l’avrebbe spinta contro la porta per poi toccarle i glutei, il seno e le parti intime. All’episodio seguì un’accesa discussione, ma alla fine i due decisero di dimenticare l’accaduto. Intanto (nel dicembre del 2015), la donna si era fidanzata, ma ciononostante il portinaio, avrebbe di nuovo approcciato la condomina costringendola a subire atti sessuali.
A quel punto era scattata la denuncia per violenza sessuale che ha dato in via alle indagini. Ieri, dunque, si è svolta l’udienza preliminare in Tribunale a Macerata. Il portinaio, difeso dall’avvocato Narciso Ricotta - sostituito in aula dal collega Antonio Renis -, ha deciso di non richiedere riti alternativi e al termine dell’udienza il giudice Nocera ha deciso per il rinvio a giudizio. Il processo a suo carico si aprirà il prossimo 20 febbraio davanti ai giudici in composizione collegiale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico