Civitanova, tunisino aggredisce i poliziotti e un complice li minaccia con un coltello. Arrestato, patteggia due mesi e torna libero

Il Commissariato di Civitanova
CIVITANOVA - Un tunisino di 37 anni, H. L., è stato arrestato dalla polizia la scorsa notte a Civitanova per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e porto ingiustificati...

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CIVITANOVA - Un tunisino di 37 anni, H. L., è stato arrestato dalla polizia la scorsa notte a Civitanova per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e porto ingiustificati di arma. Si trattava di un coltello a serramanico lungo 19 centimetri. L'uomo è comparso questa mattina in tribunale per l'udienza di convalida davanti al giudice Federico Simonelli. Difeso dall'avvocato Giuseppe Lupi, si è avvalso della facoltà di non rispondere e ha patteggiato con il pm Francesca D'Arienzo la pena di due anni di reclusione. Al termine dell'udienza è stato rimesso in libertà.


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Rocambolesche le fasi dell'arresto, al termine di un vero e proprio far west a Civitanova, nei pressi di un condominio di 6 piani. Da uno degli appartamenti è partita la chiamata al 113: una donna ha allertato la polizia affermando che due uomini, dopo aver divelto il citofono dell'abitazione, avevano tentato di entrare forzando la porta di ingresso. I due avevano poi desistito. I poliziotti sono arrivati nell'appartamento e proprio mentre stavano ascoltando la donna sono stati testimoni della furia del tunisino il quale è entrato nell'appartamento e ha tentato di aggredire la donna. Secondo il suo racconto, era stato truffato in una compravendita di stupefacenti. Aveva pagato duemila euro quello che si era riveltato essere un pugno di bicarbonato. Infine il tunisimo se la è presa con i poliziotti che lo hanno bloccato.

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Gli agenti hanno così deciso di portare la coppia in Commissariato per identificarli. Appena arrivati in strada, è scoppiato il parapiglia. C'era un altro magrebino in strada che dapprima ha insultato i poliziotti, poi ha cercato di liberare il connazionale lanciando contro poliziotti e carabinieri, giunti a supporto, bottiglie di vetro e un coltello a serramanico aperto. Il tunisino che era stato fermato ha provato a divincolarsi per fuggire e ne è nata una colluttazione. Lui è stato bloccato, l'altro è riuscito a fuggire, creando ancora più scompiglio, infrangendo la vetrina di un negozio. 


Un'altra sorpresa per gli agenti di polizia che hanno trovato le gomme dell'auto sgonfie. Non si esclude che possa essere stato il complice dell'arrestato. Alla fine, l'arresto e stamattina l'udienza, al termine della quale, dopo aver patteggiato due anni, il tunisino è tornato in libertà. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico