Arriva il no definitivo del Consiglio al maxi progetto per il porto. Il piano della Eurobuilding bocciato con il voto segreto

Il progetto bocciato
CIVITANOVA  - Il consiglio comunale di Civitanova dice no al progetto Eurobuilding per il porto. Approvata la delibera con cui si definisce «irricevibile» la...

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CIVITANOVA  - Il consiglio comunale di Civitanova dice no al progetto Eurobuilding per il porto. Approvata la delibera con cui si definisce «irricevibile» la proposta: 12 sì, 3 no e un astenuto l’esito del voto segreto. A renderlo ancor più segreto, uno streaming balbettante che ha impedito ai civitanovesi di seguire la breve seduta. Tranne ai pochissimi che, in barba alla seduta imposta senza pubblico, erano seduti in platea senza che nessuno li allontanasse. Tante le assenze in maggioranza: solo 10 i consiglieri presenti (più il sindaco), due in meno del numero necessario per rendere valida la seduta.

 


Le assenze Mancavano Monia Rossi (in disaccordo con il sindaco e il suo gruppo, Vince Civitanova), Costantino Cavallo, Pino Beruschi, Fabiola Polverini, Laura Marinelli e Piero Croia. Sono stati i 5 consiglieri di opposizione (mancavano Pier Paolo Rossi, Marco Poeta e Yuri Rosati), rimanendo in aula, a rendere possibile il voto. Del resto, era stata l’opposizione a chiedere il no al progetto con una mozione (che la maggioranza, all’epoca, aveva bocciato) e la posizione non è cambiata. Una richiesta, quella della Eurobuilding, definita nella delibera «antitetica all’interesse della collettività civitanovese». Inoltre porterebbe «nocumento alla mobilità cittadina al limite dell’insanabile». Si è anche preso atto delle oltre 4.000 firme di contrarietà raccolte dagli operatori portuali.

Soddisfatta l’associazione Il Madiere che raccoglie 620 diportisti. «Ora c’è un pronunciamento chiaro dell’amministrazione comunale – si legge in una nota – però la vicenda è ancora lontana dall’essere conclusa. Il diporto civitanovese vuole che ora si metta mano alla priorità per il porto, la messa in sicurezza del bacino». 
Dall’aula, Tommaso Claudio Corvatta giudica il voto «l’ennesima smentita di un sogno di Ciarapica». «Come tutte le volte che si è trattato di grandi progetti sulla città – scrive – anche questa volta gli stessi suoi consiglieri si sono divisi e quasi tutti hanno imposto a Ciarapica il dietrofront. Il progetto “Dubai” non è definitivamente tramontato, l’Eurobuilding ha promesso ricorso in tribunale e dovremo ancora lottare per scongiurarlo: con Ciarapica sulla poltrona di sindaco non siamo al sicuro».

Di «sconfitta per la politica tutta» parla la lista “Civitanova il nostro futuro” che si prepara a scendere in campo. «Riteniamo grave – scrivono Angelo Broccolo e Siria Carella – che in un sistema democratico, un privato possa mettere in difficoltà il sistema tutto, minacciando di responsabilità diretta un dirigente pubblico e i consiglieri comunali che si nascondono dietro ad un voto segreto per evitare ritorsioni personali. Serviva un piano per il porto da proporre alla cittadinanza e dibattere durante la campagna elettorale».

 

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Corriere Adriatico