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CIVITANOVA - Un contributo ministeriale di oltre 26mila euro per installare telecamere agli ingressi delle scuole cittadine. Firmato ieri il protocollo d’intesa tra Comune e Prefettura, atto propedeutico per avere il finanziamento dal Dipartimento di pubblica sicurezza. Un patto denominato “Scuole sicure”. A siglarlo, il prefetto Flavio Ferdani e il sindaco Fabrizio Ciarapica.
L’obiettivo è quello di avere più occhi elettronici per prevenire e scoprire fenomeni legati alle attività illecite della microcriminalità, quali spaccio di stupefacenti, piccoli furti o atti vandalici. Il protocollo d’intesa, come detto, è il mezzo per arrivare al contributo. Ma va anche (e soprattutto) a fissare i rispettivi e reciproci impegni in relazione all’attuazione dell’iniziativa finalizzata alla sicurezza nei pressi degli istituti scolastici per il biennio 2020/2021.
Oltre al prefetto e al primo cittadino, sono intervenuti il presidente del consiglio comunale Claudio Morresi, gli assessori Roberta Belletti, Barbara Capponi e Giuseppe Cognigni e il segretario generale Sergio Morosi. «Ringrazio il sindaco per l’accoglienza e l’ospitalità in questa città così vivace e dinamica – ha detto il prefetto – ritengo fondamentale l’accordo con gli amministratori, il rapporto con la Prefettura rimane il canale privilegiato per una proficua e leale collaborazione.
Sul sistema di videosorveglianza cittadina, l’amministrazione ha investito molto. «Il prefetto Ferdani ci ha onorato della sua presenza a Palazzo Sforza - riferisce il sindaco - segno di collaborazione e di vicinanza tra le istituzioni che debbono essere in prima linea per prevenire ogni fenomeno di criminalità sul territorio».
«Abbiamo colto l’occasione per illustrare i vari progetti messi in atto sul fronte sicurezza - ha detto il sindaco -. Tra le misure adottate, quella più importante riguarda l’installazione di un numero elevato di telecamere di contesto e Ocr; un primato regionale per la città attualmente dotata di 150 punti di videosorveglianza. Molto è stato fatto anche per la riqualificazione dei luoghi e l’eliminazione di zone di degrado». Infine, sull’emergenza sanitaria. «Restiamo in attesa delle nuove disposizioni ministeriali – ha detto Ciarapica - che dovranno far luce sulle prossime misure che dovranno essere adottate sul territorio nazionale, dopo l’ordinanza emanata dalla Regione».
Emanuele Pagnanini Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico