Civitanova, morto in un garage L'assessore: "Volevamo aiutarlo"

Il luogo del dramma
CIVITANOVA - Giuseppe Bevilacqua non era stato lasciato solo. É stato seguito ed aiutato dai servizi sociali del Comune l’uomo di origini lombarde ma da tempo...

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CIVITANOVA - Giuseppe Bevilacqua non era stato lasciato solo. É stato seguito ed aiutato dai servizi sociali del Comune l’uomo di origini lombarde ma da tempo residente in città, trovato morto dalla compagna nel garage di Fontespina che era diventato il suo alloggio. Una situazione nota quella del 55enne che aveva perso prima il lavoro e poi la casa, per la quale sono stati attivati gli strumenti di supporto.


Era stato poi l’uomo ad allontanarsi spontaneamente dall’assistenza (non solo dei servizi sociali, ma anche della Caritas) quando ha creduto di aver risolto la situazione lavorativa. Il percorso di sostegno è illustrato dall’assessore Yuri Rosati una volta raccolta la documentazione dell’ufficio.

“Il caso ci è stato segnalato dalla Caritas - dice - dopo essere stato sfrattato, mangiava alla mensa dei locali di Cristo Re dove è operativo anche il Centro d’ascolto. L’ufficio, come sempre, ha attivato la pratica dando un tetto all’uomo e alla sua compagna. Per due settimane sono stati ospitati in un Bed and Breakfast della città a spese del Comune. È stata iniziata anche la pratica per garantire loro il contributo alla locazione per un nuovo alloggio. Poi, però, la coppia, una volta uscita dal B&B, non si è fatta più sentire. Il fatto risale più o meno alla fine del mese scorso. L’ufficio dei servizi sociali ha ripetutamente cercato di contattare l’uomo. Dopo diversi giorni, ha risposto al telefono dicendo di essersi trasferito in Spagna dove aveva trovato un lavoro. Queste le ultime notizie che abbiamo avuto prima del tragico epilogo”.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico