Civitanova, marocchina gli spilla migliaia di euro poi s’inguaia ​per il ritocco del seno

Il Tribunale
CIVITANOVA - «Dammi 5.000 euro per rifarmi il seno», lui si rifiuta, lei se ne prende una metà e lui la denuncia. Una marocchina di 37 anni è finita...

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CIVITANOVA - «Dammi 5.000 euro per rifarmi il seno», lui si rifiuta, lei se ne prende una metà e lui la denuncia. Una marocchina di 37 anni è finita sotto processo per appropriazione indebita di 2.500 euro. I fatti risalgono a febbraio del 2015 e sarebbero avvenuti a Civitanova. A spiegare i retroscena di quell’ammanco era stata la stessa vittima con una denuncia ai carabinieri.


L’uomo, un 59enne di origine romana, nell’agosto del 2012 aveva conosciuto la giovane marocchina a Porto Potenza in occasione di una festa di addio al nubilato. La giovane, che all’epoca lavorava come aiuto-cuoco in un ristorante, aveva detto all’uomo di essere in cerca di un secondo lavoro, così lui si era offerto di assumerla come domestica. Una volta iniziato il secondo lavoro però, i due sarebbero entrati in confidenza, lei gli avrebbe raccontato le difficoltà economiche con tre figli e tanti debiti. Più lei gli parlava dei suoi problemi, più lui si inteneriva e si innamorava. L’uomo sarebbe arrivato al punto di chiederle di sposarlo e i due avrebbero iniziato a fare progetti: il matrimonio, la conversione alla religione islamica e l’apertura di un ristorante in Marocco. Nel frattempo lui le faceva diverse regalie, prima 1.500 euro, poi la propria Smart (con tanto di passaggio di proprietà e un anno di assicurazione pagati) per consentire alla donna di andare a prendere i figli a scuola anche con la pioggia, poi il pagamento dell’affitto di casa e poi ancora il pagamento di 9.000 euro per la caparra per l’acquisto di un appartamento della figlia in Marocco. Più lui dava più lei chiedeva. Finchè, oppresso dalle richieste continue di soldi, lui aveva interrotto il rapporto di amicizia. Per poco. Al suo compleanno la giovane era andata a trovarlo, anche in quell’occasione gli avrebbe chiesto dei soldi e lui glieli avrebbe dati. Ma quella volta i due avrebbero “stretto di più i rapporti” e lei si sarebbe prestata ad avere con lui rapporti intimi. Passavano i mesi e l’uomo continuava a ricevere richieste di denaro per la madre di lei che si era trasferita dal Marocco e non aveva di che vivere, per i figli, per le rette, per tutto.

Poi avrebbe scoperto che la marocchina nel frattempo aveva cambiato macchina prendendone un’altra che però non era intestata a lei. Avrebbe continuato a pagare e a pagare pur di non rimanere solo, ma quando lei gli chiese 5.000 euro per rifarsi il seno lui avrebbe detto “No”. A febbraio, però, l’uomo si sarebbe accorto che da casa erano spariti 2.500 euro e solo la marocchina frequentava l’abitazione. A quel punto la denuncia. Ieri a Macerata si è aperto il processo a carico della giovane per appropriazione indebita davanti al giudice Claudio Bonifazi e al Pm Raffaela Zuccarini. L’imputata è difesa dall’avvocato Alessandro Brandoni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico