Dipendente del Comune di Civitanova senza il Green pass, scatta la riduzione dello stipendio

Il Comune di Civitanova
CIVITANOVA - Decurtata una settimana di stipendio dalla retribuzione di un dipendente del Comune. Nei primi sette giorni di applicazione del Green pass, infatti, non si è...

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CIVITANOVA - Decurtata una settimana di stipendio dalla retribuzione di un dipendente del Comune. Nei primi sette giorni di applicazione del Green pass, infatti, non si è presentato al lavoro perché non in possesso del certificato verde. Dunque un’assenza dal lavoro che, per legge viene definita ingiustificata. Di qui l’inevitabile provvedimento come normativa prevede: il dirigente di settore ha provveduto a decurtare dalla paga del dipendente gli emolumenti relativi al periodo 15 – 22 ottobre. Si tratta del primo provvedimento legato alla certificazione verde tra i dipendenti comunali. Una determinazione che è stata pubblicata all’albo pretorio proprio ieri.

 


Va ricordato che l’assenza ingiustificata non determina provvedimenti disciplinari, se non la mancata retribuzione. In altre parole, in nessun caso l’assenza del Green pass determina il licenziamento. Come ormai noto a tutti, l’obbligo di esibizione del certificato verde sul posto di lavoro è in vigore dal 15 ottobre.

L’articolo del decreto legge in questione (articolo 3 comma 6 del dl 127/21) recita: «i lavoratori nel caso che comunichino di non essere in possesso della certificazione verde, o qualora risultino privi della predetta documentazione al momento dell’accesso al luogo di lavoro (ne sono esonerati unicamente coloro che sono in possesso di idonea certificazione medica redatta secondo i criteri stabiliti in una circolare del Ministero della Salute), sono considerati assenti ingiustificati fino alla presentazione della predetta certificazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione, né altro compenso o emolumento». Questo l’articolo di legge applicato dalla dirigente comunale. 


Provvedimento preso solo una volta acquisite la comunicazioni dello stesso dipendente comunale. Dunque un’assenza di 8 giorni da calendario che non è stata motivata da uno stato di malattia o dal godimento di ferie pregresse. Se non ci si reca al lavoro perché non ci si è sottoposti alla vaccinazione o al tampone, l’assenza è considerata ingiustificata. «La privazione della retribuzione – si legge ancora nella determinazione dirigenziale – è una conseguenza automatica dell’assenza ingiustificata e non è necessaria alcuna comunicazione al lavoratore».

 

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Corriere Adriatico